JACKIE BROWN, UN FILM DIVERSO

dopo 23 anni come si può giudicare

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    iena lattante

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    Quando uscì nel 1997 JB fu un film che lasciò perplessi non pochi estimatori, appassionati, ed addetti ai lavori. dopo averci sommerso di violenza anarchica e riflessiva ne Le iene-Cani da rapina, ecco un capolavoro assoluto come Pulp Fiction dove un regista ispiratissimo riempiva lo schermo oltre che di confronti a livelli più o meno estremi personaggi esistenziali da non credersi come dei killer anche di una sorta di feroce perversione per armi e oggetti, ecco che arriva un film come JB.
    Tutti corsero a vedere il nuovo film di Tarantino desiderosi di ultra violenza suonata a sinfonia di parole riflessive, invece si trovarono di fronte a una pellicola "normale", dove il regista prendeva il noir e lo frullava senza eccessi, lo condiva con spezie e oli delicati (la presenza di DeNiro) per consegnarlo al pubblico senza inondarlo e travolgerlo in maniera esplosiva, con questa sua prima eroina femminile personaggio principale dopo aver tratteggiato tanti ritratti maschili da duro e da macho. senza entrare in discussioni particolari già trattate anni e anni fa sugli aspetti del film, le trovate nei topic precedenti, vorrei focalizzare l'attenzione sul forward, cioè quello che QT fece dopo per riprendere il valore nascosto di questa pellicola al tempo ritenuta "fuori fase". Dopo Kill Bill, che era una geniale ripresa dei suoi migliori e iniziali lavori in chiave omaggio-vendetta, arriva death proof, film ancora una volta che si discosta da temi puramente gangster e dove non c'è traccia di armi pure come spade e pistole, per seguire con bastardi senza gloria dove ci parla di nazisti, ed ecco l'omaggio al suo amato western spaghetti con Django (D muta) e the Hateful Eight, omaggio western al grande Hitch dove praticamente gli ambienti ristretti, una carrozza prima, un emporio dopo, accolgono una vicenda suspance gialla di grande impatto. E che dire di C'era una volta a Hollywood ? un film del tutto avulso da ogni logica narrativa con un racconto dosato e pensato per omaggiare un periodo ribollente americano e una star morta tragicamente troppo presto. Tutto questo per dire cosa ? Che JB fu un seme d'oro perchè ci mostrò come tarantino non era un regista e poeta della violenza, ma un genio cinematografico che sapeva fare tutto, ispirato e privo di interessi al botteghino dove cinema vuol dire raccontare e non soddisfare solo il costo del biglietto.
     
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