Vendicami (con programma di Udine presente il regista)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    al Visionario, poi a ROMA dal 23 al 26 per lezioni di cinema
     
    .
  2. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    Il cinema popolare dell’Estremo Oriente in 72 film: dal 23 aprile al 1° maggio, Udine capitale asiatica! Tra anteprime assolute e grandi retrospettive, l’attesissimo festival continua a testimoniare un mondo ancora lontano.


    Con undici edizioni felicemente archiviate e il titolo, conquistato sul campo, di maggiore avamposto cinematografico orientale d’Europa, l’attesissimo Far East Film si appresta a dare il via alla sua dodicesima edizione: i riflettori, come già ampiamente annunciato, si accenderanno sul Teatro Nuovo e sul Visionario dal 23 aprile al 1° maggio. L’obiettivo, ancora una volta, è testimoniare un altro mondo. Quello che, tra gli altri mondi possibili, appare come il più popolato, il più moderno e, forse, anche il più antagonista: l’Estremo Oriente. Prendendo in esame 9 diverse cinematografie, la selezione del FEFF 12 mostrerà complessivamente 72 film (su oltre 600 visionati), la maggior parte in anteprima assoluta per il mondo Occidentale. Il programma, dunque, riflette le novità, le tendenze e i traguardi raggiunti ma anche la varietà e la ricchezza stilistica e di contenuti di un cinema che rilegge e reinventa i generi contando su un’incontaminata libertà artistica e produttiva. Un cinema, quello asiatico, ancora troppo poco conosciuto (soprattutto in Italia, più che in Europa). Un cinema che produce tanto, tantissimo, che è amato e sostenuto da un pubblico giovane e vasto, che brilla di luce propria rispetto alle altre arti sia dal punto di vista dei contenuti, delle storie da raccontare, dei personaggi da disegnare e interpretare che per i risultati raggiunti al box-office e in generale nel mondo dell’industria cinematografica asiatica. Un cinema che, in poco parole, ha ancora il coraggio di mostrare ciò che fa piangere, ridere, commuovere, terrorizzare, pensare riuscendo a conquistare e a comunicare anche con un pubblico internazionale …
    locandina



    GREETINGS FROM INDONESIA: IL NUOVO FESTIVAL TRAILER PORTA LA FIRMA DEL GENIALE JOKO ANWAR!

    Batte bandiera indonesiana, portando la firma del geniale Joko Anwar, uno degli eventi di Far East Film 12: il nuovo e attesissimo festival trailer (da cui è stata tratta, ricordiamo, anche l’immagine della locandina di quest’anno)! Preceduto da numerosi talenti friulani, dal grande Pang Ho–cheung e dalla giovane slovena Špela ?adež, Joko ha dunque griffato il piccolo capolavoro che accompagnerà tutte le proiezioni della dodicesima edizione.
    Pochi secondi per selezionare e montare i fotogrammi di un eterno rito popolare, i fotogrammi di un tradizionale luna park notturno, di un’arena e di un acrobata colti, quasi di nascosto, con una macchina digitale a Solo, nel cuore dell’isola di Java. Pochi secondi (40 in totale) per scandire quattro fondamentali parole-chiave: EXOTIC, AUTHENTIC, HANDS-FREE, NO SAFETY!

    Più che un’affettuosa allegoria, quella scelta da Joko sembra essere una vera e propria sintesi: la storia stessa di un festival, tanto appassionato quanto spericolato, che continua a camminare ostinatamente sul filo, senza alcuna rete di protezione; a correre “guidando senza mani” in libertà e autonomia. «Far East Film ha risorse economiche limitate – scrive, appunto, lo stesso Joko, in una lettera inviata agli organizzatori – ma ha coraggio! Io sono il suo fan Numero Uno! (In italiano anche nel testo originale) Amo questo festival perché sa riunire gli appassionati e gli addetti ai lavori in una sola grande famiglia…».
    Joko Anwar, venerato in patria come un guru e apprezzatissimo anche dal pubblico di Far East Film (suoi gli script di Fiksi, di Forbidden Door – di cui firma anche la regia - e di Quickie Express, primo titolo indonesiano nella lunga storia del FEFF), è sicuramente uno dei più eccentrici e duttili protagonisti della scena orientale contemporanea: regista, attore e sceneggiatore, cantante e ballerino, raffinato cinefilo di matrice lynchiana e raffinatissimo consumatore di musica pop, rock, indie e techno.
    Esiste, forse, un testimonial più in linea con i gusti e lo stile del festival friulano?

    FAR EAST FILM E FANDANGO RIPORTANO IN ITALIA JOHNNIE TO IN OCCASIONE DELL’USCITA DEL FILM VENGEANCE (VENDICAMI) CON JOHNNY HALLYDAY! ANTEPRIME NAZIONALI: A UDINE IL 22 APRILE (PRE-INAUGURAZIONE FEFF 12) E A ROMA IL 23 APRILE.

    Un’amicizia che dura da tempo, quella tra Far East Film e Johnnie To. Un’amicizia che adesso vedrà il festival udinese e la Fandango riportare in Italia il maestro di Hong Kong per le due anteprime nazionali di Vengeance (Vendicami): a Udine, al Visionario, il 22 aprile (come pre-inaugurazione del dodicesimo FEFF), e a Roma, il 23 aprile. L’evento udinese insieme a quello romano anticipa l’uscita nazionale del film, in programma per il 30 aprile.
    Vengeance (Vendicami) è davvero attesissimo: presentato a Cannes lo scorso anno, è co-prodotto dai francesi, sceneggiato dal fedele Wai Ka Fai (che ammicca a Jean-Pierre Melville e al samurai di Faccia d’angelo di Don Siegel) ed è interpretato da Johnny Hallyday, alla sua prima esperienza di produzione asiatica. La celebre rockstar francese, qui, è un cuoco con un passato da killer professionista che assolda dei sicari per vendicare la figlia: qualcuno le ha distrutto la famiglia e dovrà pagare...
    Quello di Johnnie To è, senza dubbio, uno dei nomi più cari agli organizzatori e agli spettatori di Far East Film: in 13 anni di vita del festival il maestro è stato ospite d’eccezione per ben 4 volte. La città di Udine, del resto, è stata il primo domicilio occidentale di Johnnie To! Correva il 1998, l’anno zero del FEFF, e To portò con sé il film All About Ah Long. L’anno successivo, poi, vinse il primissimo Audience Award della storia del FEFF con il memorabile A Hero Never Dies!

    Hongkonghese per nascita, e “udinese” per affettuosa adozione, To ha voluto girare proprio nella città friulana alcune scene della comedy Yesterday Once More nel 2004 e quattro anni più tardi, in occasione del decennale di Far East Film, ha simbolicamente ringraziato il festival con Wai Kai Fai donando agli organizzatori un’effige di cristallo: vi è impresso il calco delle loro mani assieme alla scritta «Per celebrare dieci anni di amicizia con Far East Film».

    FAR EAST FILM 12 SI APRE CON LA COMEDY TUTTA AL FEMMINILE SOPHIE’S REVENGE, A META’ STRADA TRA IL FAVOLOSO MONDO DI AMÉLIE E DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI.

    Ad aprire la serata d’inaugurazione del festival, il 23 aprile, sarà il film tutto al femminile Sophie’s Revenge diretto dalla giovane regista cinese Eva Jin e interpretato e prodotto dalla super-diva Zhang Ziyi (La tigre e il dragone, La foresta dei pugnali volanti, Memorie di una geisha) alle prese con la prima commedia della sua carriera! Il film, a Udine in anteprima internazionale, è una divertente partitura sentimentale su due bellissime giovani donne rivali in amore. Sophie (Zhang Ziyi) è una scrittrice di manga, romantica e un po’ strampalata, prossima alle nozze con l’avvenente chirurgo Jeff che a sua volta si scopre malato d’amore per la famosa e perfida attrice Joanna (interpretata dall’altra star del cinema cinese di oggi, Fan Bingbing).
    Come Meg Ryan in Innamorati cronici, Sophie si getta con passione nella sua impresa, inventando strategie diverse che documenta nel suo “Manuale dell’Amore”, una sorta di decalogo della vendetta pubblicato sotto forma di manga. Il film è ambientato in una città completamente anonima che ricorda la New York di Sex and the City piuttosto che la Cina contemporanea, nonostante sia stato girato tra Pechino e Tianjin.

    DAL ROSA AL ROSSO SANGUE: NELL’OPENING NIGHT, ANCHE L’ANTEPRIMA MONDIALE DELLO SLASHER DI PANG HO-CHEUNG!

    A seguire, la notte del 23 aprile, l’anteprima mondiale dell’hongkonghese Dream Home di Pang Ho-cheung! Far East Film, come già annunciato, si è aggiudicato uno dei film più sensazionali (e anche controversi) della recentissima produzione dell’ex colonia britannica. Dream Home sarà nelle sale asiatiche da maggio e gli spettatori di Far East, dunque, potranno vederlo prima ancora dell’uscita ufficiale nel suo paese d’origine!
    Con uno stile lucido ed estremo, il film racconta, non rinunciando ai particolari più violenti, la forsennata corsa ad ostacoli di una giovane donna capace di tutto pur di ottenere la casa dei suoi sogni (con vista mare). Il film è anche un omaggio solenne e allo stesso tempo psicotico, alla città di Hong Kong, ai suoi palazzi, alle sue case, ai suoi appartamenti minuscoli destinati a rimanere per molti giovani single mete irraggiungibili visti i prezzi altissimi di tutto il settore immobiliare!
    Definito e annunciato come il più sanguinolento slasher movie mai prodotto a Hong Kong, Dream Home è interpretato da una superba Josie Ho che, con la sua società “852 Film”, è responsabile anche della produzione. Per Pang Ho-cheung, uno dei registi su cui Udine ha puntato i riflettori fin dal 2002 con You Shoot, I Shoot, si tratta di una sfida davvero unica sia per lo straordinario budget di 4 milioni di dollari a disposizione (assolutamente inusuale per il cinema di Hong Kong di oggi) che per la possibilità di rendere sul grande schermo uno dei sui numerosi, bizzarri e irresistibili racconti di fantasmi e di humour nero.

    LEGAMI CHE UNISCONO: EAVE TIES THAT BIND

    Dopo il successo dell’edizione pilota dello scorso anno, Far East Film 12 vede rinnovarsi la partnership formata con Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, EAVE e Pusan International Film Festival e ospita la prima edizione di EAVE TIES THAT BIND (legami che uniscono), nuovo workshop internazionale dedicato a produttori cinematografici provenienti da paesi asiatici ed europei. Primo esempio in Europa e nel mondo, il workshop gode del supporto della Comunità Europea attraverso il Fondo Media International. EAVE TIES THAT BIND si articola in due tappe della durata di 4 giorni ciascuno che si terranno, la prima, all’interno del FEFF dal 25 al 28 aprile, la seconda, durante il Pusan International Film Festival (Corea del Sud) dal 10 al 13 ottobre. Il workshop riunirà 10 produttori provenienti da Cina, Corea, Giappone, Germania, Irlanda, Regno Unito, Singapore, Spagna. Tra le numerosissime richieste di partecipazione pervenute, sono stati selezionati i progetti considerati di maggior respiro internazionale, soprattutto in una prospettiva di co-produzione filmica tra Oriente e Occidente.

    RITORNANO LE GRANDI RETROSPETTIVE

    Il cartellone 2010 è denso e articolato anche perché segna il ritorno delle grandi retrospettive. La prima é dedicata a una delle più famose case di produzione giapponese, la Shintoho che, fondata nel 1947 e fallita nel 1961, per l’effetto che provocò all’epoca nel Paese del Sol Levante, potremmo paragonare alla celeberrima factory di Roger Corman (AIO, American International Pictures) capace negli stessi anni Sessanta di rivoluzionare e dare nuova linfa al cinema americano di genere popolandolo di adolescenti ribelli, vampiri, lupi mannari e ragazze formose in bikini. Specializzata in film noir e thriller cruciali per la sintassi del cinema popolare nipponico, ma capace di sfornare ottimi musical e melò, la Shintoho - che in 14 anni ha prodotto più di 500 film, iniziando con Mizoguchi, Kurosawa, Ozu - sarà “rivissuta” a Udine attraverso 15 opere prodotte a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, la maggior parte delle quali invisibili in Occidente. La seconda retrospettiva, organizzata in collaborazione con l’Hong Kong Film Archive, vedrà invece continuare il percorso di ricerca e di approfondimento della storia recente del cinema di Hong Kong già iniziato dal Far East in passato, tratteggiando “un piccolo focus” (7 titoli tutti realizzati negli anni Settanta) sul cinema di Patrick Lung Kong figura chiave e regista di riferimento diventato in breve tempo imprescindibile per registi e attori della nuova generazione. Patrick Lung Kong, nato nel 1935, vive oggi a New York. Ha lavorato nel cinema cantonese a partire dagli anni ‘50 come attore, regista e sceneggiatore. 12 gli anni di carriera come regista, dal ‘66 al ‘77, 12 i film che lo hanno visto dietro la macchina da presa. Un corpus cinematografico invisibile in Occidente, anticipatore della New Wave anni Ottanta hongkonghese.

    IL RUGGITO DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

    Accanto alle due retrospettive, nella sezione in concorso, la parte del leone toccherà ai film della Repubblica Popolare Cinese: il festival riserverà un occhio particolare ai quei kolossal storici di propaganda che hanno conquistato milioni di spettatori. Una delle chiavi fondamentali per seguire gli sviluppi del cinema cinese popolare e di massa, infatti, è proprio soffermarsi sul grande cambiamento in corso: in Cina il nuovo credo istituzionale rispecchia la volontà di fare del cinema non più uno strumento di divulgazione politica, ma una macchina per la produzione di intrattenimento aperta alla nozione dei “generi”, che per soggetti e ritmi consente alle nuove produzioni di spaziare in territori inesplorati e cogliere la sfida del mercato.
    Ne sono esempi due film che Far East Film 12 presenterà in anteprima assoluta: The Message di Chen Kuofu e Gao Qunshu, un thriller ambientato durante la guerra anti-giapponese, e The Founding Of A Republic. Quest’ultimo, un film unico nel panorama del cinema cinese, è stato prodotto per celebrare il sessantesimo anniversario della fondazione della Repubblica e può essere letto come una sorta di compendio di un periodo cruciale nella storia della Cina contemporanea (dal 1945 al 1949), oppure come una gigantesca operazione mediatica attorno alla quale si è raccolto tutto lo star-system cinese e hongkonghese. Un film super-patriottico – paragonato come operazione ai capolavori del genere quali La corazzata Potemkin o Il trionfo della volontà - che è riuscito, con una formula originale ed intelligente, ad attrarre per la prima volta il pubblico dei giovani verso il cinema di propaganda, superando il record incontestato di Titanic e offrendo una nuova interpretazione del concetto di ”immagine nazionale”.

    LA RINASCITA DI HONG KONG!

    Uno dei segnali più evidenti della selezione del festival di Udine è legato alla rinascita del cinema di Hong Kong! Dopo anni di crisi, la fine del 2009 e l’inizio del 2010 hanno rispecchiato un generale ottimismo. La produzione locale è cresciuta quasi del 7 per cento e il pubblico giovane, prima disaffezionato alle sale cinematografiche, sembra ora in parte riconquistato. La produzione cinematografica non solo è orientata a conquistare il mercato della Grande Cina con super blockbuster recitati in mandarino, ma mostra orgogliosamente la volontà di coltivare una sensibilità, uno stile, un gusto in tutto e per tutto hongkonghesi a cominciare dalla lingua, il cantonese, enfatizzando così l’identità e il patrimonio locale (offuscato dalle coproduzioni con la Cina). All’interno della selezione questo ritorno alle radici della cultura cittadina di Hong Kong è rappresentato da film come Dream Home, ma anche da Gallants la commedia popolare con i volti storici del cinema delle arti marziali, da Echoes Of The Rainbow, un dolcissimo e nostalgico melodramma ambientato nella Hong Kong povera degli anni Sessanta e infine da La Comédie Humaine, deliziosa black comedy parodistica infarcita di riferimenti, giochi di parole, indovinelli legati ai successi presenti e passati del cinema hongkonghese e cinese contemporaneo.

    GIAPPONE, COREA, THAILANDIA E INDONESIA…

    L’industria cinematografica giapponese come l’anno scorso anche nel 2009 (e inizi 2010) registra una stagione meravigliosa! 448 i film prodotti nell’anno 2009 registrando oltre il 56 per cento del botteghino.
    Oltre ai blockbuster, tra i titoli che tengono alta la percentuale di qualità e originalità dei film nipponici spiccano Boys On The Run di Miura Daisuke, vivacissima e grottesca storia di un uomo comune innamorato della collega sbagliata, raccontata con ritmi comici perfetti arricchiti da una spassosissima parodia di Taxi Driver e l’hitchcockiano Zero Focus di Inudo Isshin che per atmosfere, ambientazione anni Cinquanta, soluzioni narrative e addirittura scelte musicali occhieggia con destrezza il cinema del Maestro.
    Completamente diversa è invece la realtà del cinema coreano; qui gli anni de boom sono davvero archiviati le percentuali sono nettamente inferiori. Tra i maggiori successi della stagione il catastrofico Haeundae, di Youn Je-gyun (già ospite del FEFF con Sex Is Zero nel 2003) e il fantasy WOOCHI un action su un supereroe di arti marziali che inizia 500 anni fa per poi fare un balzo di fino alla Seoul dei giorni nostri. Tra i film a minor budget spiccano lo splendido The Actresses di E. J-yong dove l’intrecciarsi di realtà e finzione crea un effetto stupefacente che fa pensare a George Cukor per il gioco delle parti, per l’intreccio delle psicologie e per l’abilità di far in modo che la camera a mano si annulli di fronte alla verità di 6 famose attrici coreane che si mettono a nudo e presentano se stesse durante una sessione fotografica per Vogue.
    Accanto a The Actresses, Bandhobi che racconta tra un’adolescente ribelle e un emigrato del Bangladesh.

    E INOLTRE…

    Sul versante delle scoperte, il Far East Film, dopo il successo del film Fish Story (presentato al FEFF 2009) riporta a Udine il talento di Nakamura Yoshihiro, regista e autore di spicco del cinema nipponico di oggi definito il nuovo M. Night Shyamalan del cinema orientale. Nakamura sarà uno degli ospiti più attesi della dodicesima edizione e a Udine introdurrà il suo nuovo thriller Golden Slumber (dall’omonima canzone dei Beatles).
    Per chi ama l’action e le arti marziali, il festival di Udine presenterà uno dei campioni d’incasso della stagione a Hong Kong e in tutta la Cina. Prodotto da Peter Chan e diretto da Teddy Chan con Donnie Yen, Bodyguards & Assassins è un thriller ambientato nella Hong Kong dei primi anni del Novecento. Racconta la storia di un attentato fallito a Sun Yat-sen – politico cinese considerato il fondatore della Cina moderna – e di come un gruppo di simpatizzanti – tra cui anche l’uomo più alto della Cina - cercherà di proteggerlo dai sicari.
    Nella sezione in competition anche il thriller tutto hongkonghese Fire Of Conscience di Dante Lam (interpretato da un bravissimo Leon Lai), il cinese The City of Life and Death di Lu Chuan che, con un tragico bianco e nero, racconta il massacro di Nanchino e dalla Thailandia l’horror Phobia 2 seguito con 5 episodi e il fresco on the road Dear Galileo che si svolge anche a Parigi, Londra e Venezia sulle tracce di due adolescenti che troveranno il significato delle loro esistenze nelle leggi scientifiche di Galileo.
    Dall’Indonesia il seguito ideale di Rainbow Troops, di Riri Riza intitolato The Dreamer, piccoli ragazzi crescono e lo strabiliante The Last Wolf di Upi che dopo Radit and Jani si avventura in una storia di strada metropolitana, sporca e cattiva e lo fa con una grinta alla Kathryn Bigelow!

    LE PROMESSE: 5 NUOVI REGISTI AL FAR EAST FILM

    In Asia si dice che partecipare al Far East Film porti fortuna! Dopo “aver visto Udine” le carriere di attori e di attrici hanno preso il volo (si pensi a Zhou Xun o Miriam Yeung) e quelle di alcuni registi (e i nomi da citare qui sarebbero molti) si sono trasformate in autentiche avventure internazionali con tanto di attenzioni e inviti ai festival maggiori! Anche l’edizione n. 12 vuole tener fede a questo ruolo di talent scout che il FEFF si è riservato in passato. A mostrare la propria opera prima di fronte ad un pubblico internazionale, dal 23 aprile saranno cinque registi:
    - i coreani Lee Yong-ju autore di Possessed (uno dei più begli horror usciti in Corea negli ultimi anni) e Lee Yeon-woo (regista del thriller Running Turtle degno erede di Memories Of Murder e The Chaser);
    - il giapponese Takeshi Kobayashi che da produttore musicale si mette alla prova portando sul grande schermo con Bandage una storia scritta niente meno che da Shunji Iwai su una pop band alle prese con l’amore;
    - l’hongkonghese Clements Cheng che dirige (assieme a Derek Kwok) Gallants, commedia spassosissima sulle arti marziali interpretata da “vecchie glorie” di quel cinema di kung fu che più abbiamo amato!
    - e, unica donna del gruppo, da Taipei Cheng Fen-fen, autrice di un film delicato Hear Me sull’innamoramento di una ragazza sordomuta divenuto ben presto un grandissimo hit commerciale a Taiwan!
    Tutti nomi da tenere sott’occhio!

    A FAR EAST FILM MANTENIAMO LE PROMESSE: TORNANO A UDINE I REGISTI CHE ABBIAMO SEGUITO COME SPERANZE E CHE ORA SONO SBOCCIATI!

    Con Fish Story e Rough Cut fu amore a prima vista. Il Festival di Udine ha creduto nel giapponese Nakamura Yoshihiro e nel coreano Jang Hun. Registi diversi ma dall’enorme potenziale esploso con gli ultimi due film, Golden Slumber e Secret Reunion opere seconde che dimostrano l’avvenuta maturità. Corteggiati dai festival ed amatissimi in patria saranno entrambi a Udine per incontrare il pubblico e raccontarci i loro nuovi lavori: una thriller che ricalca l’omicidio Kennedy per Nakamura ed un poliziesco livido e spionistico per Jang.

    A UDINE E POI NEL MONDO! 2 GRANDI ANTEPRIME AL FAR EAST FILM FESTIVAL: I NUOVI FILM DI PANG HO-CHEUNG E ERIK MATTI SI VEDRANNO A UDINE PRIMA CHE AD HONG KONG E A MANILA!

    Se s’inizia alla grande con l’anteprima mondiale di Dream Home (film attesissimo, fermo da più di un anno a causa degli scontri produttivi per un finale troppo nero), le sorprese non si fermano certo alla serata inaugurale! I frequentatori del Far East potranno vantare il primato anche per The Arrival di Erik Matti che verrà proiettato in anteprima internazionale assoluta lunedì 26 aprile alle ore 20.00! Il regista filippino che ci aveva sorpreso con Prosti, divertito con il suo Gagamboy e con il fantasy Exodus, in The Arrival stupisce ancora portando sullo schermo il tentativo di un uomo di mezza età di realizzare i propri sogni lontano dalla routine. Un film onirico e malinconico, un racconto condotto sul filo della fantasia raffinato e pieno di grazia che farà breccia nei cuori degli affezionati.

    TUTTI I NUMERI DELLA DODICESIMA EDIZIONE

    9 sono le giornate complessive del festival.
    9 le cinematografie considerate! La selezione comprende 72 film provenienti
    da China (9), Corea del Sud (9), Hong Kong (10), Filippine (2) Giappone (9),
    Indonesia (3), Taiwan (2), Thailandia (5), Vietnam (2)
    72 è il numero dei film in programma!
    1 anteprima mondiale
    24 sono le anteprime internazionali;
    7 le anteprime europee!
    30 corrisponde al numero delle personalità asiatiche che parteciperanno alla
    nuova edizione del Festival: registi, sceneggiatori, attori e attrici,
    rappresentanti di compagnie asiatiche di distribuzione.
    22 sono i partecipanti al Workshop Eave Ties That Bind (“New Europe-Asia
    workshop for film producers” dal 25 al 28 aprile): tra cui 12 esperti e 10
    produttori (5 dall’Asia e 5 dall’Europa).
    1000 è il numero, destinato a salire, degli accreditati.
    200 gli studenti universitari italiani e stranieri, con una presenza massiccia di
    giovani provenienti dagli atenei di Regno Unito, Francia, Austria e Ungheria.
    50.000 le presenze di pubblico conteggiate durante l’edizione del 2009.

    ALL THE FILMS AT A GLANCE
    FEFF 2010

    CHINA

    City Of Life And Death, LU Chuan, China 2009, historical epic, Italian
    Premiere
    Invisible Killer, WANG Jing, China 2009, police thriller, International
    Festival Premiere
    One Night In Supermarket, YANG Qing, China 2009, anarchic comedy,
    Italian Premiere
    Sophie’s Revenge, Eva JIN, China 2009, fantasy/romantic comedy,
    International Festival Premiere
    The Founding Of A Republic, HAN Sanping and HUANG Jianxin, China
    2009, historical epic, European Premiere
    The Message, CHEN Kuofu and GAO Qunshu, China 2009, spy thriller,
    European Premiere
    Quick Quick Slow, YE Kai, China 2009, comedy, European Premiere
    Wheat, HE Ping, China 2009, period action/drama, Italian Premiere

    HONG KONG

    Bodyguards And Assassins, Teddy CHEN, Hong Kong/China 2009,
    historical action, Italian Premiere
    Dream Home, PANG Ho-cheung, Hong Kong 2010, slasher horror
    thriller, World Premiere
    Echoes Of The Rainbow, Alex LAW, Hong Kong 2010, melodrama,
    Italian Premiere
    Fire Of Conscience, Dante LAM, Hong Kong 2010, cop thriller,
    International Festival Premiere
    Gallants, Derek KWOK & Clement CHENG, Hong Kong 2010,
    action/kung fu masters, International Festival Premiere
    Hot Summer Days,Tony CHAN & Wing SHYA, Hong Kong 2010,
    romance, International Festival Premiere
    Ip Man 2, Wilson YIP, Hong Kong/China 2010, martial arts/action,
    International Festival Premiere
    La Comédie Humaine, CHAN Hing-kai & Janet CHUN, Hong Kong 2010,
    black comedy, International Festival Premiere
    Little Big Soldier, DING Sheng, Hong Kong/China 2010, period
    comedy/drama, Italian Premiere
    Seven 2 One, Danny PANG, Hong Kong 2009, youth drama, European
    Premiere

    SOUTH KOREA

    Bandhobi, SHIN Dong-il, South Korea 2009, drama
    Castaway On The Moon, LEE Hey-jun, South Korea 2009,
    fantasy/drama, Italian Premiere
    The Fair Love, SHIN Yeon-shick, South Korea 2010, drama, International
    Festival Premiere
    Haeundae, YOUN Je-gyun, South Korea 2009, disaster movie, Italian
    Premiere
    Possessed, LEE Yong-ju, South Korea 2009, mystery/horror, Italian
    Premiere
    Running Turtle, LEE Yeon-woo, South Korea 2009, police thriller, Italian
    Premiere
    Secret Reunion, JANG Hun, South Korea 2010, action drama,
    International Festival Premiere
    The Actresses, E. J-yong, South Korea 2009, semi-fictional drama,
    Italian Premiere
    WOOCHI, CHOI Dong-hoon, South Korea 2009, superhero
    action/comedy, International Festival Premiere

    JAPAN

    The Accidental Kidnapper, SAKAKI Hideo, Japan 2010, comedy/drama,
    International Festival Premiere
    Bandage, KOBAYASHI Takeshi, Japan 2010, nostalgic youth music
    drama, International Festival Premiere
    The Bugs Detective, SATO Sakichi, Japan 2010, comedy/fantasy,
    International Festival Premiere
    Boys On The Run, MIURA Daisuke, Japan 2010, comedy/drama,
    International Festival Premiere
    Golden Slumber, NAKAMURA Yoshihiro, Japan 2010, thriller, Italian
    Premiere
    Housewife's Afternoon Delight, NAKAHARA Shun, Japan 2010, roman-
    porno, International Festival Premiere
    Oh, My Buddha!, TAGUCHI Tomorowo, Japan 2009, coming-of-age
    comedy, Italian Premiere
    Wig, TSUKAMOTO Renpei, Japan 2010, comedy, International Festival
    Premiere
    Zero Focus, INUDO Isshin, Japan 2009, mystery thriller, Italian Premiere

    THE PHILIPPINES

    Kimmy Dora, Joyce BERNAL, Philippines 2009, comedy, International
    Festival Premiere
    The Arrival, Erik MATTI, Philippines 2010, drama, International Festival
    Premiere
    THAILAND
    Dear Galileo, Nithiwat THARATORN, Thailand 2009, teenage drama,
    International Festival Premiere
    October Sonata, Somkiat WITHURANIJ, Thailand 2009, romance,
    International Festival Premiere
    Phobia 2, Songyos SUGMAKANAN, Parkpoom WONGPOOM, Paween
    PURIJITPANYA, Banjong PISANTHANAKUN, Visute POOLVORALAKS,
    Thailand 2009, horror, Italian Premiere
    Slice, by Kongkiat KHOMSIRI, Thailand 2009, murder thriller, Italian
    Premiere
    Who Are You?, Pakphum WONGJINDA, Thailand 2010, psycho thriller,
    International Festival Premiere

    INDONESIA

    The Dreamer, Riri RIZA, Indonesia 2009, drama, European Premiere
    The Last Wolf, Upi, Indonesia 2009, gangster drama/action,
    International Festival Premiere
    Identity, Aria KUSUMADEWA, Indonesia 2009, drama, International
    Festival Premiere

    TAIWAN

    Monga, Doze NIU, Taiwan 2010, gangster epic, Italian Premiere
    Hear Me, CHENG Fen-fen, Taiwan 2009, youth romance, International
    Festival Premiere

    VIETNAM

    Clash, LE Thanh Son, Vietnam 2009, action, European Premiere
    The Legend Is Alive, LUU Huynh, Vietnam 2009, martial arts drama,
    European Premiere

    NUDES! GUNS! GHOSTS! THE SENSATIONAL FILMS OF SHINTOHO

    BLACK LINE, ISHII Teruo, Japan 1960, thriller
    DEATH ROW WOMAN, NAKAGAWA Nobuo, Japan 1960, thriller
    FEMALE SLAVE SHIP, ONODA Yoshiki, Japan 1960, erotic thriller
    FLESH PIER, ISHII Teruo, Japan 1958, thriller
    GHOST CAT OF OTAMA POND, ISHIKAWA Yoshiro, Japan 1960, horror
    GHOST OF YOTSUYA, NAKAGAWA Nobuo, Japan 1959, horror
    YELLOW LINE, ISHII Teruo, Japan 1960, thriller
    THE BLOODY SWORD OF THE 99TH VIRGIN, MAGATANI Morihei, Japan
    1959, horror
    CAVE QUEENS, ONODA Yoshiki, Japan 1960, thriller
    GIRL DIVERS OF SPOOK MANSION, MAGATANI Morihei, Japan 1959,
    horror
    THE HORIZON GLITTERS, DOI Michiyoshi, Japan 1961, thriller
    QUEEN BEE AND COLLEGE BOY RYU, ISHII Teruo, Japan 1960, erotic
    thriller
    REVENGE OF THE PEARL QUEEN, SHIMURA Toshio, Japan 1956, erotic
    thriller
    VAMPIRE BRIDE, NAMIKI Kyotaro, Japan 1960, horror
    WOMEN OF WHIRPOOL ISLAND, ISHII Teruo, Japan 1960, thriller

    THE REFORMER: PATRICK LUNG KONG AND HIS CINEMA

    HIROSHIMA 28, Hong Kong 1974, anti-war feature
    PRINCE OF BROADCASTERS, Hong Kong 1966, pop youth drama
    STORY OF A DISCHARGED PRISONER, Hong Kong 1967, action noir
    TEDDY GIRLS, Hong Kong 1969, youth delinquency social drama
    THE CALL GIRLS, Hong Kong 1973, dark social drama
    THE WINDOW, Hong Kong 1968, melodrama
    YESTERDAY TODAY TOMORROW, Hong Kong 1970, drama

    FAR EAST FILM FESTIVAL 12
    GUEST STARS

    CHINA

    Eva JIN, director, Sophie's Revenge
    LU Chuan, director, City Of Life And Death
    YANG Qing, director, One Night In Supermarket
    XU Zheng, actor, One Night In Supermarket
    YAN Cong, artist Far East Film Exhibition

    HONG KONG

    Dante LAM, director, Fire Of Conscience
    PANG Ho-Cheung, director, Dream Home
    Johnnie TO, director, Vengeance (Vendicami)
    Patrick LUNG KONG, The Reformer: Patrick Lung Kong and his Cinema

    INDONESIA

    Riri RIZA, director, The Dreamer

    ITALY

    Gabriele ROBERTO, music composer, Dream Home

    JAPAN

    NAKAMURA Yoshihiro, director, Golden Slumber
    SAKAKI Hideo, director, The Accidental Kidnapper

    THE PHILIPPINES

    Erik MATTI, director, The Arrival

    SOUTH KOREA

    JANG Hun, director, Secret Reunion
    LEE Yong-ju, director, Possessed
    CHOI Dong-hoon, director, WOOCHI
    E J-yong, director, The Actresses
    KIM Dong-ho, Pusan International Film Festival

    THAILAND

    Nithiwat THARATORN, director, Dear Galileo

    FAR EAST FILM NONSOLOCINEMA
    LA NOTTE GIALLA!

    ANCHE QUEST’ANNO IL VIAGGIO DI FAR EAST FILM INIZIA SUL GRANDE SCHERMO PER POI INVADERE TUTTA LA CITTÀ: L’EDIZIONE 2010 DEL GRANDE FESTIVAL UDINESE HA UN RICCHISSIMO E VARIEGATO CALENDARIO DI EVENTI COLLATERALI. PER 9 GIORNI LA MANIFESTAZIONE INVADE OGNI STRADA, PIAZZA, BANCONE E VETRINA: MUSICA, FOOD&DRINK, ALLESTIMENTI, DIVERTIMENTO, SHOPPING…
    PER TUTTI E PER TUTTI I GUSTI!

    Venerdì 23 aprile un evento straordinario, organizzato in collaborazione con Confcommercio di Udine, inaugura il FEFF 12: la NOTTE GIALLA!
    Sulla scia delle ormai famose Notti bianche, il centro cittadino si tinge di giallo per dare il via alla 12a edizione del Festival! Una serata esclusiva, con l’apertura straordinaria dei negozi del centro città fino alle ore 23.00, per uno shopping serale in un clima vivace e internazionale. Basterà indossare un indumento di colore giallo per avere degli sconti interessanti alla cassa dei negozi convenzionati! Gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa hanno le vetrine tinte di giallo e delle divertenti vetrofanie di riconoscimento: I Love Far East Film.
    Contemporaneamente, alcune performance ideate dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe animeranno il centro cittadino. In alcuni negozi le sfilate di kimoni d’epoca e contemporanei, grazie alla collaborazione con Ocha Caffè e la sartoria Tagliovivo di Padova accompagneranno lo shopping serale. E poi ancora: la scuola Wu shi tao al ritmo di tamburo porterà draghi giganti e i riti orientali più spettacolari nel cuore del centro storico.
    La nottata termina in oltre venti locali con dj set internazionali e da il benvenuto alla 12^ edizione del festival!
    NOTTE GIALLA
    Venerdì 23 aprile – dalle ore 21.00 alle ore 02.00
    Centro città, Udine

    23 APRILE, DALLE ORE 17.00 E DALLE ORE 21.30
    PIAZZA SAN GIACOMO, UDINE

    FAR EAST COSPLAY CONTEST & FAR EAST FOTO COSPLAY CONTEST UDINE SI IMMERGE NEL TRAVOLGENTE UNIVERSO POP DELL’ESTREMO ORIENTE GRAZIE AI COSPLAYER

    Il FAR EAST COSPLAY CONTEST è uno degli eventi di punta della giornata di inaugurazione del Far East Film 12: venerdì 23 aprile a partire dalle ore 17.00 nella centralissima Piazza San Giacomo, prenderà via il concorso che per la prima volta porterà alla ribalta il fascino travolgente della sottocultura giapponese Cosplay. Essere cosplayer significa travestirsi in un personaggio dell’universo manga, “anime”, dei videogiochi, dei film, dei telefilm o della musica rock nipponica.
    Grazie alla collaborazione con la sartoria di Padova Tagliovivo, i cosplayer iscritti al concorso si mostreranno nel corso di una parata che animerà fino a sera Piazza S.Giacomo. Il miglior travestimento verrà premiato dalla giuria di Tagliovivo con un book fotografico e un sito web dedicati.
    Alle ore 21.30, sempre nella cornice di Piazza San Giacomo, grazie alla Kodak, verrà rilanciata la sfida con il FAR EAST FOTO COSPLAY CONTEST: in un set fotografico ricreato per l’occasione, i cosplayer saranno protagonisti di una serie di scatti che verranno esposti al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per tutta la durata del Festival. Sarà questa volta il pubblico del Far East Film 12 a decretare il travestimento più originale! E al vincitore, una fotocamera KODAK M580!
    Per informazioni scrivere a [email protected] Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. I moduli e il regolamento sono scaricabili dal sito
    www.fareastfilm.com.

    Le iscrizioni sono aperte fino a martedì 20 aprile (ma anche in seguito a questa data sarà
    possibile iscriversi)

    SABATO 24 APRILE E DA MERCOLEDÌ 28 APRILE A SABATO 1 MAGGIO
    DALLE ORE 22.30 - TEATRO S. GIORGIO, UDINE

    FAR EAST NIGHTS

    Ritornano le imperdibili FAR EAST NIGHTS grazie alle quali il festival si contamina con musica, party, sound metropolitani dai ritmi scalpitanti del sud est asiatico. Le notti saranno giovanissime con tanti dj set inediti per l’Italia: energia straripante mixata a atmosfere lounge, in una location d’eccezione: il Teatro San Giorgio, teatro off della città, che si trasformerà in uno scintillante dance floor!
    Appuntamento sabato 24 aprile e poi da mercoledì 28 fino a sabato 1
    maggio.
    Tra gli ospiti d’eccezione di questa edizione 2010 mercoledì 28 aprile ci saranno i SICK TAMBURO, nuova formazione dei mitici Prozac+ che ha debuttato nel 2009 con un album dove rock ed elettronica si fondono tramite accenti e strumenti analogici. Il gruppo si è già esibito in una manciata di concerti riscuotendo un successo degno dell’eredità del gruppo d’origine.
    Grandissima attesa anche per la sorpresa finale che Far East Film riserva alla città con il party che chiuderà la 12ma edizione del Festival il 1 maggio.

    FAR EAST NIGHTS
    sabato 24 aprile e da mercoledì 28 aprile a sabato 1 maggio – dalle ore 22.30, Teatro S. Giorgio

    BIGLIETTI

    Per gli spettacoli mattutini (dalle ore 9.00 alle 13.00) il prezzo unico è
    pari a € 2,50 per ciascun film. Nei pomeriggi feriali (dalle ore 14.00 alle
    19.00) del 26, 27, 28 e 29 aprile, il costo di un film è di € 4,00, per
    entrambi i film è di € 7,00. Nei pomeriggi prefestivi e festivi e in tutte le
    serate, il biglietto per il singolo film costa € 7,00 e per due film costa €
    10,00. Ogni singola proiezione notturna (con inizio a mezzanotte) costa
    € 2,50.
    Sarà anche disponibile un biglietto daily del costo di € 12,00 che
    permette di assistere a tutti gli spettacoli della giornata di emissione.
    Le due retrospettive in programma NUDES! GUNS! GHOSTS! THE
    SENSATIONAL FILMS OF SHINTOHO e THE REFORMER: PATRICK LUNG
    KONG AND HIS CINEMA sono a ingresso gratuito.
     
    .
  3. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    INCONTRI STAMPA 2010 dalle ore 11.00 presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, I piano

    Giovedì 22 aprile

    Johnnie TO, director/producer, Vengeance (Vendicami) appuntamento speciale dalle 18.00 alle 19.00 presso Hotel Astoria - Piazza XX Settembre, 24



    Venerdì 23 aprile

    Eva JIN, director, Sophie's Revenge appuntamento speciale dalle 18.00 alle 18.30 presso Hotel Ambassador - Via Carducci, 46



    Sabato 24 aprile

    PANG Ho-Cheung, director and scriptwriter, Dream Home
    Gabriele ROBERTO, music composer, Dream Home
    Subi LIANG, producer, Dream Home
    YAN Cong, artist Far East Film Exhibition at Visionario



    Domenica 25 aprile

    April NAKAMURA Yoshihiro, director, Golden Slumber
    YANG Qing, director, One Night In Supermarket
    Gabriele ROBERTO, music composer, Dream Home



    Lunedì 26 aprile

    SAKAKI Hideo, director, The Accidental Kidnapper
    Patrick LUNG KONG, THE REFORMER: PATRICK LUNG KONG AND HIS CINEMA
    Patrick TSE, actor, THE REFORMER: PATRICK LUNG KONG AND HIS CINEMA



    Martedì 27 aprile

    Patrick LUNG KONG, THE REFORMER: PATRICK LUNG KONG AND HIS CINEMA
    Mark SCHILLING, NUDES! GUNS! GHOSTS! THE SENSATIONAL FILMS OF SHINTOHO



    Mercoledì 28 aprile

    E J-yong, director, The Actresses
    Clement CHENG, director, Gallants
    Derek KWOK, director, Gallants



    Giovedì 29 aprile

    LEE Yong-ju, director, Possessed



    Venerdì 30 aprile

    Erik MATTI, director, The Arrival
    JANG Hun, director, Secret Reunion
    Chapman TO, actor and producer, La Comédie Humaine



    Sabato 1 maggio

    Nithiwat THARATORN, director, Dear Galileo
    Teddy CHEN, director, Bodyguards and The Assassins
    Riri RIZA, director, The Dreamer
     
    .
  4. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    film eccezionale !!!! da cine zone

    Bellissimo film, questo di Johnnie To, prolifico esponente della corrente action thriller di Hong Kong e adorato da Quentin Tarantino, interpretato magnificamente da un Johnny Hallyday in grande spolvero (pensate che il ruolo doveva essere di Alain Delon, che ha rifiutato) e da alcuni dei migliori attori asiatici come Anthony Wong, Lam Ka Tung e Lam Suet, tre killer esistenzialisti riflessivi devoti verso chi li paga per natura e onore, che non si curavano dei motivi per cui le loro pistole portavano morte fino a conoscere Costello (Hallyday), un cuoco dal passato turbolento e con una pallottola nella testa che gli toglie la memoria a breve termine, costringendolo a fare fotografie per ricordare le cose. La vendetta del titolo riguarda proprio quella voluta da Costello, straziato dal dolore per l'assassinio di suo genero, dei suoi nipotini e il gravissimo ferimento della figlia (la brava Sylvie Testud del controverso Lourdes); uomo ormai alla deriva, decide di vendere tutto per pagare i tre killer, incontrati per caso durante il compimento di un'esecuzione.
    Niente da dire: questo di To è un autentico esercizio di stile, i suoi personaggi si muovono sullo schermo con grazia ed eleganza durante le coreografie delle sparatorie, hanno un codice ben preciso di comportamento e non fanno il loro sanguinoso mestiere con gioia o soddisfazione, soltanto con consapevolezza; ci sono dei momenti di riflessione addirittura poetici e il finale, vissuto con muta disperazione di ricordi che non arrivano, è una delle cose più intense del cinema d'azione dell'ultimo anno, una sparatoria urbana dove contano anche i particolari minimi e i dettagli infinitesimali (potete capire queste parole sibilline solo vedendola, non vi diciamo nulla per non compiere il crimine di rovinare la sorpresa a un film tanto pregno – a volte vorremmo farlo, ma per sfregio a ben altri prodotti minimali).
    Prepotentemente radicato nella sua cornice asiatica di stile e pensiero, To raggruppa personaggi affascinanti di poche parole che si parlano con semplici gesti, come quello della ricostruzione della pistola ad occhi bendati, organizza sparatorie entusiasmanti che traboccano sangue con metodologie inusuali, come quella che avviene con baluardi di carta e cartone pressati in movimento (con una furba scritta pubblicitaria Sony) o la distruzione di una bicicletta che viaggia sospinta dai proiettili che la colpiscono. Sono momenti che il cinema occidentale, inutilmente fracassone e poco ispirato, raramente propone se non nei suoi esponenti più elevati (e Tarantino è comunque ampiamente debitore dello stesso cinema asiatico); dietro cose sublimi come quelle appena descritte ci sono scene come quella della sparatoria nel parco eseguita come un duello di samurai che hanno sostituito le spade con le pistole ma hanno lo stesso codice di comportamento (i bambini non devono assistere e si pronuncia il dolore per la scomparsa dei piccoli nipoti da parte di chi li ha uccisi), quella sulle scale e la ricostruzione in flashback quasi silenziosa del massacro iniziale, tutte cose messe in un solo film che altri avrebbero usato in cinque o sei pellicole diverse – ogni singola scena poteva essere fulcro e conclusione senza nessun problema, e la durata sindacale veniva raggiunta colmando con blandi riempitivi.
    Lo spettatore rimane affascinato da come ogni volta si aprono tramonti o albe di sangue. Oltretutto, il tema della vendetta quando i ricordi si perdono sembra una cosa impossibile ma è per questo ancora più affascinante, il dolore che ti strazia è quello che si ripercuote ogni secondo nella tua mente; l'unica cosa che ti permette di liberarlo è la possibilità di togliere il respiro a chi ti ha tolto la vita come l'avevi prima. Un film sincero e completo, pieno di emozioni e girato alla grande, senza nessuna voglia di perdersi per strizzare l'occhio al botteghino o accontentare canoni placidi di esecuzione. Nella parte di un commissario completa il cast l'affascinante Maggie Siu, mentre i nomi dei tre killer che il gruppo ricerca sono quelli di varie specie animali (Wolf, Python, Crow). Non perdetelo assolutamente: uscirete dalla sala ammutoliti e grati, a meno che non siate particolarmente sensibili alle scene di sangue schizzato che hanno obbligato l'applicazione del V.M. 14.

    Giudizio: 3 di 4
     
    .
  5. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    le mie impressioni del 22 aprile, compleanno di Johnnie To oltretutto....



    CITAZIONE
    Ieri sera la giacca di Johnnie To mi stava sfirando il braccio...l' ho sempre ad un tiro di alito ma non riesco mai a chiedergli l'autografo...

    Ragazzi, il film è ottimo, l'avrei finito tre secondi prima ma cribbio che bello.

    E' una storia strana nel senso che non te l'aspetti : pensi che un cast misto ( francesi, honkies) possa sgamare ed invece c'è l'alkimia e la storia ti trascina dentro.

    Una strage, una famiglia presa a pallettoni mentre fanno colaziona al mattino.
    Una madre sopravvissuta che chiama il padre e lui arriva : occhi piccoli, piccolissimi per un occidentale e il colore glaciale di quello dei lupi.
    Lei non può parlare, lui le porta un giornale e con il dito lei indica delle parole: VENGEA MOI , VENDICAMI perchè chi ha sfracellato i due bimbi nell' armadio non merita di vivere.
    E il destino vuole che quest' uomo, un cuoco dall' aspetto di un killer d' alta classe, si imbatta in un gruppo di fuoco e che ne segnali uno alla polizia ma non per denunciarlo....
    Brothers, Bullet Brothers con una pioggia divina di piombo che cade sul un terreno arido (quello del 2009 primi di proiettili e action polizieschi fatti a pennello) che rotola sulla scena come quelle balle di carta straccia che fungono da scudi.
    Di scene degne della storia del cinema momdiale ce ne sono almeno una mano, io ne ricordo tre con il vento, la carta stampata che annuncia la tempesta e quel sangue che spruzza denso, espolsivo alla SinCity.

    uno dei migliori film di Johnnie To, con una trama in continua svolta ma non alla Domino, questo ha il passo di un uomo maturo che come in mEMENTO, vive di foto sui cui scrive nomi e facce e ragioni di vendetta.

    Triadi contro triadi per uno straniero che diventa fratello : fratelli oltre le lingue, fratelli nel cinema per un cinema che è mondiale.

    una coproduzione che insegna, dove c'è rispetto per tutti e ogni personaggi stoico porta con sè il meglio.

    Non è doppiato, sottotitoli in italiano, gran parte è in inglese, seguito da francese e cantonese.

    HK rulez again

     
    .
  6. stuntman_steve
     
    .

    User deleted


    image





    * Regia: Johnnie TO
    * Attori: Johnny Hallyday, Sylvie Testud, Anthony Wong, Ka Tung.

    trama
    Un uomo sbarca ad Hong Kong dalla Francia per vendicare sua figlia, a cui una banda di gangster ha massacrato l'intera famiglia uccidendo il marito e i due bambini. Il suo nome è Frank Costello, ufficialmente è un cuoco, ma vent'anni prima era un killer professionista. Insieme a Chu, Kwai e Lok, tre sicari presi al suo servizio, riesce a far fuori i responsabili della strage, tre killer della Triade, il gruppo di gangster guidato da George Fung e di cui fanno parte anche Chu, Kwai e Lok. E' la loro condanna a morte...


     
    .
  7. Nevan
     
    .

    User deleted


    In questo altro capolavoro di Johnnie To, posso dire che Johnny Hallyday è stato decisamente fantastico, mi ha preso di brutto in questo film, trasmettendomi pienamente tutta la rabbia, la frustrazione e il senso di vendetta che un padre può provare quando gli toccano i propri cari.
    Lo rivedrò volentieri una seconda volta...
     
    .
  8. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    com' era il doppiaggio italiano?

     
    .
  9. Nevan
     
    .

    User deleted


    Il doppiaggio è stato ottimo, anche se a dirti la verità l'unico che parlava "Italiano" era proprio Johnny Hallyday.
    Gli altri attori, tra loro parlavano in Cinese, ma quando rivolgevano la parola a Jonny, usavano un "italiano arrangiato". Un acuto modo per accentuare la diversità linguistica.
     
    .
  10. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    perchè in originale parlano in inglese arrangiato

    in ogni caso bene
     
    .
  11. Nevan
     
    .

    User deleted


    Si, credo sia altamente possibile...

    Come in Lost in Traslation, dove i Giappo non facevano che ripetergli: "Logel Moole" (Roger Moore) e Bill Murray non capiva di chi stavano parlavano...:D
     
    .
  12. marsellus wallace
     
    .

    User deleted


    curiosità : la parte di hallyday doveva essere di alain delon che poi ha rifiutato (pirla ...)
     
    .
  13. Nevan
     
    .

    User deleted


    Pirla si... e poi vista la sua veneranda età, si poteva calare meglio nella parte dello smemorato... EHEHEEHE!!

    Però dai da giovane era un figo bello tostato...
    image

     
    .
  14. serpeinculo
     
    .

    User deleted


    ma sai che H mi piace di più?

    Johnnie To si è dichiarato fans di AD, ha visto tutti i suoi film
     
    .
  15. Nevan
     
    .

    User deleted


    Johnny Hallyday e la sua personalità Rocker che sfonda lo schermo, mitico!!
    image
     
    .
17 replies since 13/4/2010, 19:03   2521 views
  Share  
.