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Bad_Mother_Fucker88.
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Io l'ho rivisto da poco e ho scoperto che ogni volta che lo rivedo mi piace sempre di più! Bisogna vederlo diverse volte per capirlo a fondo! E penso, come molti hanno detto, che il motivo per cui è considerato un film "minore" è proprio la trama più quieta (com'è Fonzie?) rispetto agli altri! Anche rispetto a film come Dal tramonto all'alba o Assasini nati di cui Tarantino è solo sceneggiatore!
Dal Mereghetti 2006: "Atteso al varco dopo Pulp Fiction, Tarantino sta sulla difensiva, rischia poco (adatta un romanzo di Elmore Leonard), rinuncia ai suoi marchi di fabbrica e si diverte a descrivere i personaggi (aiutati in ciò da un cast eccezionale, tra riscoperte cinefile come Pam Grier, regina dei film blaxploitation, e star che accettano parti di contorno), conivolgendo lo spettatore in un ritmo sinuoso e rilassato, con molta musica e pause nell'azione. E trasmettendo una visione del mondo da noir d'altri tempi, cinica e romantica, che forse da lui non ci si aspèettava. Voto: 3 su 4"
Ecco, che ne dite di questo spunto di riflessione che introduce il Mereghetti:
Secondo voi, Tarantino ha girato qualcosa di così diverso dal suo solito come Jackie Brown perchè sarebbe stato difficile girare qualcosa all'altezza di Pulp Fiction?. -
memolite.laura.
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gz . -
marsellus wallace.
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Secondo voi, Tarantino ha girato qualcosa di così diverso dal suo solito come Jackie Brown perchè sarebbe stato difficile girare qualcosa all'altezza di Pulp Fiction? (bad)
non crdo, voleva fare un film diverso dimostrando di fare una cosa che gli piaceva uscendo dai canoni. I superfan ( io ) siamo rimasti un po' disorientati ma con il tempo lo abbiamo metablizzato a dovere e innalzato a giusta opera. Maggiore valenza per un film che il tempo rispolvera e non affossa.. -
davil89.
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questo film è come il vino, più passa il tempo e più diventa bello, provate a rivederlo ogni tanto e vi piacerà sempre di più, perlomeno per me è stato così . -
futuregista.
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Vorrei postare una mia recensione su Jackie Brown: la prima volta che lo vidi, rimasi innanzitutto mooooooltoo male quando notai il formato 4:3 con cui era distribuito il film (per me sono 8.000 punti in meno quando si sostituisce il beneamato 16:9 con il 4:3 
). Nonostante la sgradita sorpresa, tirai avanti e iniziai a vedere il film, le atmosfere afose di una Los Angeles inedita, dominata dai gangster neri, con quelle voci (Robert Forster su tutti) che ricordavano i film di blaxploitation degli anni settanta. Quando finì il film, capii che non era il solito film di Tarantino, e che se avessi preso un altro fan che non conosceva il regista e lo avessi messo a sedere come Alex di Arancia meccanica a vedere il film, e gli avessi chiesto alla fine del film chi fosse il regista, egli avrebbe probabilmente risposto timidamente: "Scorsese? Anderson?"
Non lo apprezzai, in un primo momento. Poi capii.
Il film di Tarantino era il primo romanzo trasposto su schermo. Non il primo romanzo trasposto da Quentin, ma il primo romanzo mai trasposto veramente in maniera fedele, lo capii leggendo il libro: era la prima volta che un regista girava un film su un romanzo che aveva amato senza essere obbligato dalle compagnie di Hollywood. Era la prima volta che ad un romanzo venivano aggiunte le caratteristiche di un regista (cronologia frammentata, almeno al momento dello scambio), dialoghi rapidi
(e insomma..) e le caratteristiche di quei film che Tarantino aveva ingurgitato alla videoteca di Manhattan Beach alla quale lavorava da giovane, ovvero la blaxploitation. Notate i milleuno riferimenti a "Coffy", "Foxy Brown" (non vi suona familiare il nome), la splendida sequenza in cui Samuel L. Jackson uccide Baumont in auto ripresa da "Rubare alla mafia è un suicidio" (al quale fa riferimento anche inserendo la traccia principale, ''Accross 110th Street'' nei titoli di testa) e tante altre citazioni ancora. Dobbiamo dire che Tarantino è piuttosto scivolato dalle parti di Scorsese, ha focalizzato una sua sceneggiatura su una storia d'amore (cosa più unica che rara), con movimenti di macchina lenti, montaggio lento e una colonna sonora d'epoca. Quasi come ha fatto Altman in "Il lungo addio". D'altronde, dobbiamo riconoscere anche che Tarantino è un abile stratega; sarebbe stata una mossa molto stupida quella di creare un ennesimo "Pulp Fiction". No?
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marsellus wallace.
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bella rece futur, condivido parecchio ciò che dici! . -
amosgitai.
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Non so se sia da considerare un film minore, ma sinceramente mi addormentai quando lo vidi a cinema. . -
vincentvega89.
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Come già molti hanno detto più lo si vede e più piace... . -
NormanBates182.
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jackie brown sicuramente ha 2 "difetti" : 1 è ke è uscito dopo quel capolavoro d livelli megagalattici ke risponde al nome d pulp fiction, 2 ke è molto - dinamico e veloce d quest'ultimo...
naturalmente nn sn difetti da imputare al film in sè ke è davvero bellissimo. -
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Minore o no, ma che piedi ha Bridget!!! Mamma mia!!!
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futuregista.
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Ah...anche tu feticista blata? 
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Pensa che non mi ero mai soffermato sui piedi di donna, ma l'attenzione cadeva sempre da altre parti. Da quando ho visto Jackie Brown invece la musica è cambiata... . -
futuregista.
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CITAZIONE (blatanikov@gang.ru @ 2/9/2007, 20:03)Pensa che non mi ero mai soffermato sui piedi di donna, ma l'attenzione cadeva sempre da altre parti. Da quando ho visto Jackie Brown invece la musica è cambiata...
Io non dico di essere feticista..ma dopo aver visto le gambe e i piedi di Sidney Poitier
in A prova di morte, c'ho ripensato un po' su..
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fabman.
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Salve raga, sono nuovo.
Comunque, mentre 'Jackie Brown' spesso viene visto come un Tarantino 'minore', secondo me appunto perchè è quello meno 'pulp', più maturo, io lo vedo come la sua opera più matura, guidata soprattutto dallo script che dalle scene tipicamente "tarantiniane".
Forse per questo potrebbe apparire il suo film meno memorabile.... -
marsellus wallace.
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in effetti fabman è quello che pensa praticamente tutto il forum, dove jackie viene visto come minore ma in fondo solo perchè è diverso (e tutta l'arte di mr.Q. è presente!)
benvenuto! se vuoi presentarti la sezione mister pink ha le porte aperte!.