Factory Girl - La storia segreta di Andy Warhol

di George Hickenlooper

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  1. marsellus wallace
     
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    Factory Girl - la vera storia di Andy Warhol

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    Un film di George Hickenlooper. Con Sienna Miller, Guy Pearce, Hayden Christensen, Jimmy Fallon, Jack Huston, Armin Amiri, Tara Summers, Mena Suvari, Shawn Hatosy, Beth Grant. Genere Biografico, colore 90 minuti. - Produzione USA 2006. - Distribuzione Moviemax

    recensione 2 di 7

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    Trama: Edie Sedwich è una ricca ereditiera con un passato oscuro fatto di scabrosi segreti per via di vicende legate al padre occorse quando era ragazzina. A metà degli anni Sessanta, annoiata e senza particolari stimoli, incontra il cantore della pop art Andy Warhol. Affascinata dalla sua arte si perde nel suo mondo perverso e trasgressivo, che le costerà parecchio a livello economico e dal quale sembra davvero non riuscire ad uscirne nonostante la dipendenza da droghe le possa costare davvero molto per la salute ...


    Commento: I film su Andy Warhol (ricordiamo “Ho sparato ad Andy warhol” del 1996 di Mary Harron) di solito non sono incentrati principalmente sulla figura dell'artista in se stesso, ma si dedicano soprattutto a raccontare gli effetti normalmente devastanti che l'influsso estremo e fuorviante dell'artista legato alla possenza dei genitali maschili ha (nel film in alcuni punti arriviamo ad autentiche odi su centimetri e fascino della forza del fallo, compreso quello di un cavallo), effetti che non vengono evitati neppure con disperate fughe per fare ritorno alla realtà abbandonata per immergersi completamente nel mondo della cosidetta “Factory di Warhol”, il suo capannone arredato in maniera spartana e originale secondo un gusto del tutto personale dove si girano i filmini amatoriali che molte volte sono stati tacciati a giusta logica di pornografia.
    Edie Sedgwick, la Factory Girl del titolo, (interpretata da una Sienna Miller, presente in Casanova, a dir poco strepitosa, pronta ad abbruttirsi e a spogliarsi senza nessun problema, calata perfettamente nella parte) di fatto la fuga la tenta metaforicamente correndo come una disperata per una New York tempestata di Warhol Style (il famoso poster al negativo di Marilyn è davvero dappertutto), sin dall'inizio del film che poi si sviluppa come un lungo flash back che ne racconta la storia partendo dall'inizio dove il lungo baratro di droga e sesso era iniziato. Warhol viene descritto come un genio estroverso ma volubile, che definisce il cinema capriccioso nei business e che cerca di essere pessimo facendolo però bene. La cosa più suggestiva è sicuramente il suo tentativo di sbattere in faccia all'America l'America, dove i lati nascosti che vengono chiusi allo sguardo esterno lui li porta in superficie rivoltandoli come un calzino, senza problemi se siano maschili o femminili (“Tu sei il re delle checche” dice il padre di Edie a Warhol). Con il senso di oggi per la guerra antifumo di fatto è straniante vedere tanta nicotina sullo schermo, con addirittura nugoli di persone che fumano allegramente in una sala cinematografica senza nessun problema. Warhol alla fine degli anni sessanta era diventato un riferimento delle culture eversive, per cui anche la sua musa Edie si trasformò in questo, diventando eccessiva e in continua necessità di trovare nuove forme di proposizione spinti da droghe e sesso facile, tenendo conto che il genio artistico era anche un uomo estremamente legato a quanto le persone lo ispirassero.
    La Factory di fatto diventa un rullo compressore di persone, usate e gettate senza problemi. Tra l'altro la dipendenza dall'appartenere a quel mondo è totale (di fronte all'ennesima dimostrazione di assoluto menefreghismo nei suoi confronti Edie dice “Io non riesco ad odiarlo!”), e neppure il possibile amore verso un famoso cantante folk la fa uscire dal baratro la convince ad uscire. Sarà solo quando fisicamente ci sarà un altra musa presente (prima una ragazza praticamente uguale a Edie, un clone buono tanto come l'originale per sottolineare il disprezzo per le persone e il fascino solo estetico più che umano diu Warhol per le cose, poi una fascinosa tedesca alta e possente simbolo più maschile che femminile sogno fallico/ermafrodita contemporaneo) che Edie capisce tutto ma ormai sarà troppo tardi e dopo un lungo periodo di cura (ogni tanto si vede la Miller che imita delle interviste post evento in cui si sta disintossicando) morirà a soli 28 anni.
    Il regista George Hickenlooper (lo ricordiamo per The Killing Box del 1994) intervalla fascinosi bianco e nero dei filmini amatoriali alla vicenda vera propria, tutta girata con fotografia sgranata per sottolineare il tono del film di persone sempre incomplete alla ricerca continua di obbiettivi che in fondo di preciso non sanno neppure loro dove possono portare.
    Il ritratto della sfortunata brevemente temporanea musa di Warhol è appassionato, coinvolto ed interpretato benissimo (oltre alla strepitosa Sienna Miller anche Guy Pearce, che era protagonista in Memento, tratteggia un ottimo Warhol spocchioso e altero nei comportamenti), senza nessuna edulcorazione o antipatici formalismi di stile (il divieto ai 14 anni di fatto è per le scene di nudo ma soprattutto per quelle di iniezioni di droga che potrebbero dare un messaggio fuorviante di essenza imprescindibile valore artistica nell'atto). Un film da vedere senza nessun particolare tipo di background, efficace ritratto dedicato ad una ragazza ricca ingenuamente incapace di gestire il fascino che un artista totalmente fuori dagli schemi ha esercitato in lei, consigliato per una serata di impegno e di approfondimento non pesante su un artista controverso (consigliata la visione abbinata con lo stupendo Across the universe sugli schermi in questi giorni).
    Sui titoli di coda miniinterviste agli invecchiati protagonisti del tempo e una del 1971 al vero Warhol.

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    Edited by marsellus wallace - 24/11/2007, 13:39
     
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  2. futuregista
     
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    Sienna Miller ... :wub:
    ..'sto film m'ispira..
     
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  3. beatrixkiddo89
     
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    questo film vorrei andare a vederlo...chissà
     
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  4. Arwen Lynch
     
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    si mi piacerebbe vederlo la storia mi incuriosisce molto :)
     
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  5. marsellus wallace
     
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    rece quasi finita
     
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  6. marsellus wallace
     
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    recensione finita di questo buon film
     
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5 replies since 22/11/2007, 22:28   1555 views
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