Quando qualcuno ci lascia

Spazio dedicato all'estremo saluto a chiunque NON sia del cinema

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  1. NouvelleVague
     
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    Vienna, 20 set. (Adnkronos/Ign) - E' morto all'eta' di 96 anni Simon Wiesenthal, il famoso cacciatore di nazisti. Nato il 31 dicembre del 1908 a Buczacz in Ucraina, si e' spento nel sonno nella sua casa di Vienna, secondo quanto riferito dal rabbino Marvin Hier, decano del Simon Wiesenthal Center di Los Angeles
    Wiesenthal, architetto fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu uno dei pochi uomini che riuscì a sopravvivere all'Olocausto. Decise poi di dedicare la sua vita alla cattura e alla consegna dei nazisti e dei criminali di guerra. Una decisione presa dopo la liberazione da parte degli americani dei deportati rinchiusi nel campo di Mathausen nel maggio del 1945, quando concluse, come una volta disse, che ''non c'e' liberta' senza giustizia''. Per cinquant'anni fu una voce per gli oltre 6 milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento dalla furia nazista.
    I funerali si terranno venerdi' in Israele, mentre a Vienna sara' officiata una cerimonia in suo onore nel cimitero della citta' e le bandiere del municipio saranno a mezz'asta. Di Wiesenthal il cancelliere Wolfgang Schuessel ha in particolare ricordato il suo motto ''giustizia, non vendetta''. ''Sono profondamente sconvolto - ha aggiunto Schuessel - Nonostante la sua esperienza personale, il suo obiettivo e' stato sempre quello di restare vigile perche' l'epoca piu' terribile della nostra storia non si ripetesse''.
    ''E' una grave perdita non solo per il mondo ebraico, ma per tutto il mondo civile. Wiesenthal ha rappresentato la volonta' di resistere all'ingiustizia, all'odio e alla sopraffazione, la volonta' di non dimenticare e di non lasciare impuniti atti criminali''. Cosi' il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, commenta all'ADNKRONOS la scomparsa di Simon Wiesenthal. ''Per la comunita' ebraica era un riferimento simbolico di grande importanza - continua Di Segni- e' stato un pioniere eroico, che ha fatto cio' che nessuno avrebbe mai voluto fare. Grazie a lui si e' presa coscienza, quando la volonta' politica era invece quella di dimenticare''. Intanto la comunita' ebraica di Roma si prepara a celebrare la scomparsa di Wiesenthal con una cerimonia solenne.
     
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  2. NouvelleVague
     
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    Wiesenthal, le date che hanno segnato la vita del 'cacciatore' dei nazisti
    Dopo 50 anni impegnati a scovare i criminali di guerra nel 2003 annuncia: ''l mio lavoro e' finito. Se ci fosse ancora qualche assassino vivo, sarebbe troppo vecchio''
    Roma, 20 set. - (Adnkronos) -

    Simon Wiesenthal nasce il 31 dicembre 1908 nella cittadina di Buczacz, allora in Polonia, oggi territorio ucraino.
    Nel 1915 la famiglia Wiesenthal si trasferisce a Vienna, ma due anni dopo, in seguito alla morte del padre ucciso al fronte, ritorna nella città natale con la madre e i suoi due fratelli.
    Nel 1928 si diploma e chiede di essere ammesso al politecnico di Lvov. La domanda però viene rifiutata perchè per gli ebrei c'e' il numero chiuso. Si iscrive dunque all'universita' di Praga.
    Nel 1932 si laurea come ingegnere-architetto e quattro anni più tardi sposa Cyla Mueller.
    Nel 1939, dopo il patto di non-aggressione tra Germania e Urss, l'armata rossa occupa Lvov: gli ebrei sono perseguitati ed è costretto a cambiare lavoro.
    A partire dal 1941 inizia lo sterminio sistematico degli ebrei locali. Wiesenthal viene incarcerato nel campo di concentramento e di lavoro di Janowska, mentre la moglie e' mandata ai lavori forzati.
    Nel 1942 la madre e' uccisa nel campo di sterminio di Belzec e ben 89 parenti dei Wiesenthal moriranno nella Shoa'. Ottiene documenti polacchi falsi per la moglie, che cosi' puo' mettersi in salvo.
    Nel 1943 e' internato nel campo di Ostbahn, da cui riesce pero' a fuggire. Ricatturato nell'anno successivo, sopravvive alla ritirata tedesca dal fronte russo ed inizia la sua odissea nei campi di concentramento di Plaszow, Grossen Rosen, Buchenwald, fino ad arrivare a Mauthausen, non lontano da Vienna. Il 5 maggio del 1945 viene liberato dalle truppe americane.
    Nel 1946 appare la sua testimonianza personale come prigioniero a Mauthausen (ripubblicata nel 1995).
    Nel 1947 con l'aiuto di 30 volontari apre a Linz il ''Centro ebraico di documentazione storica'' allo scopo di raccogliere testimonianze degli ebrei vittime degli ufficiali nazisti sfuggiti alla giustizia degli alleati.
    Nel 1953e' il primo ad avere informazioni su Adolf Eichmann uno dei teorizzatori della 'soluzione finale', che si nascondeva in Argentina. Nel 1961 mentre a Gerusalemme si svolge il processo contro Eichmann, Wiesenthal rende pubblico il suo contributo alla scoperta di questo criminale nazista: da quel momento in poi diventò per tutti 'il cacciatore di nazisti'. Nel 1963 individuò anche Karl Silberbauer, l'ufficiale della Gestapo che arresto' Anna Frank e conferma la storicita' del suo famoso Diario. E nel 1966 contribuisce all'arresto di Fritz Stangl, comandante dei campi di sterminio di Treblinka e Sobibor.
    Nella primavera del 2003 annuncia: ''l mio lavoro e' finito. Se ci fosse ancora qualche assassino vivo, sarebbe troppo vecchio''. In tutto, in 50 anni di vita, sono oltre mille i criminali nazisti scovati da Wiesenthal in tutto il mondo.
     
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  3. NouvelleVague
     
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    All'età di 92 anni, Rosa Lee Parks è deceduta ieri a Detroit. Gli Stati Uniti d'America sono in lutto per la scomparsa dell'eroina che - con un gesto molto semplice, ma all'epoca impensabile - nel 1955 scatenò una delle più importanti rivolte nella storia della comunità nera statunitense.
    Cinquant'anni fa la donna viveva a Montgomey (Alabama), città nella quale la popolazione di colore viveva una dura segregazione. Si trovava in un autobus e - nonostante il regolamento riservasse i posti a sedere ai soli cittadini bianchi (allora era una cosa molto comune) - la donna si rifiutò di cedere il suo seggiolino. Rosa Parks venne arrestata, scatenando la reazione della comunità nera, che boicottò per 381 giorni tutti i trasporti pubblici della città. Una battaglia che terminò con un successo, vale a dire con l'abolizione (con tanto di sentenza della Corte Suprema americana) della normativa che riservava i posti a sedere ai bianchi. Da quel giorno Rosa Parks è divenuta un simbolo del Movimento americano dei Diritti Civili.
     
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  4. NouvelleVague
     
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    user posted image
     
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  5. misirlou82
     
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    cry.gif viva la raza...
    good bye eddie..
     
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  6. NouvelleVague
     
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    viva la raza
     
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  7. seven up
     
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    s cry.gif hock

    Edited by seven up - 14/11/2005, 17:47
     
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  8. Sold out
     
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    adesso potrà schienare gli angeli in cielo
     
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  9. Quentino
     
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    Buon viaggio "la raza"!
     
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  10. argentoamaro
     
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    a dir la verità quando ho visto lo spot "ciao eddie" su italia uno sono rimasta veramente disgustata.
    non c'è niente da fare,ci stiamo sempre di più americanizzando.
     
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  11. NouvelleVague
     
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    spot?
     
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  12. argentoamaro
     
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    eggià.
    una serie di immagini con la scritta "ciao eddie".
    che palle.
     
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  13. TightRopeWalker
     
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    http://canali.libero.it/affaritaliani/cron...imorta1509.html

    di sicuro non piango...
     
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  14. argentoamaro
     
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    uno in meno.
     
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  15. TightRopeWalker
     
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    trionfo dell'ipocrisia...detestabile
     
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216 replies since 20/9/2005, 12:51   1442 views
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