Grindhouse - Death Proof A Prova di Morte

LE NOSTRE RECENSIONI : mettiamole tutte qua

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  1. Hawthorne
     
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    14 mesi dopo... è da qui che parte il tema della vendetta. C'è eccome!!! anche se apparentemente non inerente al contesto dei due episodi. In questo filmone Quentin si bea tra le donne,le esalta e non le frena nè nel linguaggio nè nei movimenti ,le incita,le coccola col Wild Turkey! Bar(eg)ista e pigmalione di creature dalle bellezze particolari,affatto scontate (basta soffermarsi un attimo sulle altre avventrici del Guero)e non le sfigura oscenamente, da splatter, crea dei fermo immagine e dei rewind fantastici,a ralenti. Unica immagine, anche in questo caso feticista, la bellissima gamba di jj che vola tranciata sull'asfalto. Poi ecco le stuntwomen della seconda parte,le uniche in grado di competere con Stuntman Mike: l'omaggio a Kill Bill nei colori della loro auto ci prepara all'imminente tema della vendetta, che si tingerà di bianco(il colore della Sposa)in perfetta contrapposizione al nero che avvolge Stuntman Mike. Mi è piaciuto moltissimo il primo salto della pellicola( alcune scene dell'inizio sceneggiatura...pufff...)
    in pieno stile tagli-giunte di quei vecchi film. Il colore della prima parte è perfetto,di quell'epoca, ma mi ha fatto morire Quentin che ha messo nelle mani di jj un cellulare per i messaggini,tutti in primissimo piano. Qualche scritta iitaliana si trova, snooping the movie! Grazie Quentin! Poi il colore della seconda parte,dopo un attimo di b/n, diventa quello di una pellicola recente. Come se mi dicesse:ehi,io sono sempre qui,questo è il mio tempo,e pian piano vi ci riporto...
    E il suo Sergio Leone non manca mai...GRAN FINALE!!!! Chapeau Quentin....e sulla strada,le auto di oggi vanno a mischiarsi con quelle degli anni'70.

    Edited by Hawthorne - 3/6/2007, 23:27
     
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  2. carlo_cottonmouth
     
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    nooooooooooooo....è bellissimo sto film!!! i ruoli che si invertono alla fine e stuntman mike che si comporta come pam è spettacolare....poi sono talmente tante le cose belle, originali e interessanti da citare che nn ce la farei a dirle tutte...una su tutte il rallenty dell'incidente con le ragazze del texas che fa vedere la fine di ognuna...a una parte la gamba, all'altra il collo e all'altra finiscono i vetri in faccia...per non parlare del gulp della cheerleader..mitico!
     
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  3. What's the frequency, Zaino?
     
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    Ok non voglio fare il bastian contrario, ma credo che il vero tasto dolente dell'accoppiata Grindhousesca sia proprio la parte Tarantiniana.

    Evito paragoni con Planet Terror, che per la cronaca e' la vera chicca del progetto.

    Death Proof evidenzia fin da subito che Tarantino cerca l'ambiziosa missione di portare elementi d'autore (che l'hanno reso celebre) in un ambito (quale il b-movie vecchio stampo) che rappresenta proprio la nemesi dell'impostazione autoriale.
    Credevo che Quentin, da maestro assoluto di duttilità e senso cinematografico, riuscisse nell'ardua impresa, ma credo che il responso sia davvero negativo.

    I dialoghi, da sempre marchio di fabbrica di Tarantino, qui sono lunghi, banali e noiosi, e pure distribuiti male nell'arco dei (quanti saranno stati? 100?) minuti del film.
    I personaggi (Kurt Russel a parte) hanno uno spessore scarsissimo, anzi stizziscono spesso. Qui si potrebbe dire che l'horror di serie b ha fatto dei personaggi poco delineati e dei dialoghi vacui un vero aspetto ricorrente. Ma era anche lampante come i dialoghi durassero poco, come pure le vite dei personaggi. Qui i dialoghi insulsi si protraggono per tanto, troppo tempo!

    Cosi' per 75 minuti c'è un avvicendarsi di primi piani di piedini, bevute, risate sgraziate e musica (bella, ma troppa), fino alla brillante conclusione che, grazie all'azione (niente da dire su questo) e l'ironia del rovesciamento di prospettive finale, (con tanto di finale ultraviolento) salva la situazione.

    Bisogna appigliarsi a questo, assieme alla stupenda performance di Kurt Russel, per poter dire che Quentin ha sfornato un'altra gemma. Ma e' davvero difficile non porsi la domanda se l'"allievo" Rodriguez non abbia clamorosamente surclassato il "maestro" Quentin.
     
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  4. mr orange
     
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    CITAZIONE
    per me è un grandissimo film punto. Quentin è perfettamente riuscito nel suo intento cioè quello di rendere omaggio ai cinema grindhouse,c'è sesso sangue violenza,in pieno stile Tarantino...è quello che lui voleva mostrare al pubblico e l'ha fatto perfettamente,è riuscito ancora una volta a stupirmi GRANDE GRANDE GRANDE!

    quoto
     
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  5. marsellus wallace
     
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    Grindhouse - A prova di morte
    (Grindhouse - Death Proof)
    Un film di Quentin Tarantino. Con Kurt Russell, Sydney Tamiia Poitier, Vanessa Ferlito, Jordan Ladd, Tracie Thoms, Rosario Dawson, Zoe Bell, Mary Elizabeth Winstead, Rose McGowan, Eli Roth, Omar Doom. Genere Horror, colore, 116 minuti. Produzione USA 2007.

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    Il Cast

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    Quentin Tarantino - Regia e interpreta Warren il barista e proprietario del locale
    Nome: Quentin Jerome Tarantino
    Data e luogo di nascita: mercoledì 27 marzo 1963, Knoxville, Tennessee, USA

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    Kurt Russell interpreta Stuntman Mike
    Nome: Kurt Vogel Russell
    Data e luogo di nascita: sabato 17 marzo 1951, Springfield, Massachusetts, USA , USA

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    Sydney Tamiia Poitier interpreta Jungle Julia
    Nome: Sydney Tamiia Poitier
    Data e luogo di nascita: giovedì 15 novembre 1973, Los Angeles, California, USA , USA

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    Vanessa Ferlito interpreta Arlene "Butterfly"
    Nome: Vanessa Ferlito
    Data e luogo di nascita: domenica 28 dicembre 1980, Brooklyn, New York, USA , USA

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    Jordan Ladd interpreta Shanna "Banana" non Shonna Banona
    Nome: Jordan Elizabeth Ladd
    Data e luogo di nascita: martedì 14 gennaio 1975, Hollywood, California, USA

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    Tracie Thoms interpreta Kim "L'asso del volante"
    Nome: Tracce Thoms Data e luogo di nascita: 19 agosto 1975, Baltimore, Maryland, USA
    Data e luogo di nascita: martedì 19 agosto 1975, Baltimore, Maryland, USA , USA

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    Rosario Dawson interpreta Abernathy
    Nome: Rosario Dawson
    Data e luogo di nascita: mercoledì 9 maggio 1979, New York, USA

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    Zoe Bell interpreta Se stessa (e non potrebbe farlo meglio!)

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    Mary Elizabeth Winstead interpreta Lee "Gulp"pegno Cheerleader
    Nome: Mary Elizabeth Winstead
    Data e luogo di nascita: mercoledì 28 novembre 1984, Rocky Mount, North Carolina, USA , USA

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    Rose McGowan interpreta Pam
    Nome: Rose Jane McGowan
    Data e luogo di nascita: mercoledì 5 settembre 1973, Firenze, Italia

    Eli Roth interpreta Dov

    Omar Doom interpreta Nate

    Trama: Stuntman Mike guida una potente Dodge Charger del 1969 nera con l'effige di un teschio sul cofano. Il suo pallino sono le belle ragazze che viaggiano su auto con musica a tutto volume. La Dodger è forte, robusta...a Prova di Morte!

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    Commento: Questo "A prova di morte" dell'eclettico regista Quentin Tarantino (autore di film controversi come "Le Iene", Pulp Fiction vincitore di un Oscar e della Palma d'Oro a Cannes) ha avuto una genesi travagliata nella distribuzione europea. Nato originariamente per essere un "Double Feature"(cioè due film al prezzo di uno, qualcuno ricorderà la citazione a questi film a basso costo dell'immortale Rocky Horror Show nella canzone iniziale delle labbra) con Planet Terror di Robert Rodriguez che omaggiava i film B-movie degli anni 60-70, (il film di Rodriguez lo vedremo a Settembre probabilmente), l'eccessiva lunghezza però delle due pellicole insieme ha di fatto creato un flop al botteghino in America convincendo i distributori e i produttori a dividerli. Oltre ai due film veri e propri il progetto "GrindHouse" (letteralmente "la casa che macina", in riferimento alle case di distribuzione che sfornavano film a ripetizione) conteneva dei fake-trailer, cioè trailer di film che (teoricamente) non vedranno mai la luce con titoli assurdi (tipo "Le donne licantropo delle ss" ad opera di Rob Zombie) o stili dei tempi che furono (come "Don't" con il titolo ripetuto mille volte, o "Thanksgiving", folle divertito trailer con pellicola sporca e graffiata di Eli Roth). Togliendo i fake trailer, dividendo il film di fatto il senso della GrindHouse va in parte a perdersi regalando però una pellicola molto più sciolta e leggera da godere nell'impegno visivo dello spettatore, che con tutti i numerosi riferimenti al cinema di un certo tipo che Tarantino fa (ma sopratutto a se stesso) sono godibili e fruibili rispetto a una visione affaticata posteriore al contaminated-man (e non zombie movie come qualcuno può pensare) di Rodriguez, senza contare che l'operazione regala anche circa 20 minuti in più di montaggio scartato che probabilmente dovevano finire nel dvd (la noterete perchè è la parte in bianco e nero).
    Purtroppo il distributore italiano all'inizio senza rispetto mette un "Our feature presentation" che da sola non significa nulla (i fake trailer differenziavano il valore della scritta) e inserisce il titolo italiano con un colpo di scure il titolo italiano senza nessun rispetto. Finita questa lunga premessa per capire appieno il senso del progetto che avevano in origine ideato i due cineasti, (e dare un senso alla scritta GrindHouse di fatto ora diverso e incompleto) passiamo a parlare dle film vero e proprio. Colossale "Talk-hot-road-movie" di citazioni, A prova di morte è l'ennesima riprova di come il regista di Knoxville si disinteressi completamente delle necessità produttive di riscontro per fare un film che piace a lui e come vuole lui. Lo aveva fatto quando era un perfetto sconosciuto, sarebbe in fondo assurdo che lo facesse adesso che è apprezzato, conosciuto e di successo (come detto, almeno in America fino a questo)
    Autoriale fino all'osso, il film riprende temi e concetti praticamente sconosciuti dei vecchi film anni 70, come Vanishing Point (Punto zero in Italia), in uno stile Vintage praticamente perfetto. Tutto è riconducibile ai tempi del passato, la musica, i titoli di testa e di coda (non uscite subito dalla sala), perfino la pellicola che nella prima sezione (idealmente il film è diviso in due grandi tronconi narrativi) è spesso rovinata e subisce salti voluti e cercati.
    Dopo la partenza con i piedi nudi che la fanno da protagonista (il feticismo podologo di Quentin è una cosa ormai arcinota agli specializzati, ricordiamo le scene di Pulp Fiction con le camminate della sua ex musa Uma Thurman), assistiamo alla partenza della fiera degli omaggi (strepitosa è la maglietta dell'Ultimo Buscadero) più o meno celati che sono il corpus di tutto il film(anche perchè per dirli la recensione durerebbe 30 cartelle in più...). Ovviamente lasceremo al lettore la gioia e la voglia di scoprirli, possiamo solo dire che rivedendo Pulp Fiction e le Iene (e in una suoneria del cellulare Kill Bill) troveremo la storia omnia riportata delle basi filmiche di Tarantino. Dialoghi al fulmicotone stavolta al femminile come i cavalieri delle tavole del bar rotonde, personaggi forti e caratteriali che non disdegnano di mostrare la propria robustezza, scene d'azione strepitose con inseguimenti mozzafiato, il tutto nell'ottica di ringraziare l'oscuro lavoro degli stuntman che mettono in pericolo la loro vita senza mai assurgere alle ribalte dei riflettori. Cronenberg e Ballard (Crash), lap dance, belle ragazze che per la fama farebbero faville e che comandano il sesso e i rapporti, personaggi mai stereotipo vengono frullati come al solito sapientemente in una commistione di gusti e di stili che fa della verve base dell'autore lo zucchero pregnante.
    Road movie d'azione di base, ma vi saranno anche tanti dialoghi come al solito ricercati (e ripresi) che non stancano assolutamente mentre una Vanessa Ferlito (la venticinquesima ora di Spike Lee) provocante e ribelle, regala una lap dance da ormoni impazziti sulle musiche in omaggio al Mexico (nella colonna sonora dle film si sente anche Misirlou che era nelle musiche di Pulp Fiction).
    Nel reparto attori semplicemente strepitoso Kurt Russel (indimenticabile Snake Plissken) con le sue risate, i suoi ragionamenti profondi su un mondo ai più oscuro (di fatto "a prova di morte" sono le macchine che gli stunt di un tempo costruivano per realizzare le scene di incidenti, quando la tecnologia non ritoccava elettronicamente) e le sue espressioni contrite, ci regala un personaggio multiforme in cui il vero amore è quello che si vive nelle emozioni forti e creando un tutt'uno tra il valore meccanico e l'essere umano.
    Tutti gli altri (la McGowan qua appare poco e in versione bionda ma sarà protagonista nell'altro segmento) si esprimono diretti benissimo senza mai sbavare (ottima anche la figlia di Sidney Poitier nella parte di Jungle Julia), mentre Zoe Bell ci regala un saggio inimitabile delle sue capacità di donna-gatta agilissima e spericolata.
    In definitiva un film composito, movimentato, a volte spudorato, ma anche genuflesso e riflettente su valori del passato, che non si allontana dalle basi di stile del regista (per questo meno innovativo dei suoi capolavori) che farà impazzire di gioia i Tarantino fan, mentre per gli altri rimane oscuro per molto versi in quanto troppo cerebrale nei ricordi che non sono chiari e limpidi dei b-movie (il secondo dialogo fortunatamente e doverosamente chiarisce molti valori di un passato sepolto), ma essendo movimentato e impressionato del discorso base universale (il sesso, sia quello di carne che quello cerebrale con l'abitacolo di un autoveicolo) non deluderà per una visione anche solo superficiale, atteggiamento che ovviamente noi proprio non consigliamo per esponenziare il valore di un film ad altro plusgodimento.
    Vietato ai minori di 14 anni per dei veloci (ma impressionanti e fatti benissimo, che testimoniano perfettamente la pericolosità degli incidenti) momenti horror ma anche per le troppe espressioni vocali fuckingstyle.



    Edited by marsellus wallace - 2/6/2007, 11:14
     
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  6. mrs blonde
     
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    io sono disperata. Purtroppo dovrò aspettare che esca in dvd, mio figlio ha due mesi e non so se riuscirò ad andare al cinema, beati voi, mi fate un'invidia....
     
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  7. NouvelleVague
     
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    bellissimo.
    Un omaggio di Tarantino a se stesso. Solo lui poteva farlo!!!
    E' una gara a chi trova più auto-citazioni!!!!

    La trama ha pochissima importanza (perchè Stuntman Mike lo fa???)

    Da rivedere un milione di volte per coglierle tutte!!!
    ESTASIATA!!


    Io avevo il biglietto 001!!!
     
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  8. NormanBates182
     
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    cazzo mi state facendo venire l'acquolina in bocca ... io lo vedrò domani ... so già ke nn mi deluderà

    QUENTIN FOREVER
     
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  9. NouvelleVague
     
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    io voglio rivederlo!!!!
     
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  10. MrQuentin
     
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    Un esilerante omaggio al cinema di Russ Meyer con un branco di ragazze da cui mi farei menare molto molto volentieri.. :B):
     
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  11. marsellus wallace
     
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    CITAZIONE (mrs blonde @ 2/6/2007, 10:51)
    io sono disperata. Purtroppo dovrò aspettare che esca in dvd, mio figlio ha due mesi e non so se riuscirò ad andare al cinema, beati voi, mi fate un'invidia....

    si può fare anche un giro sul mulo...comunque al cinema ha un altro impatto, cara nutella/mrs blonde se per due ore nonni o marito tengono il piccolo (un bacino da parte di tutto il qtp) le emozioni sono veramente forti! so che non è facile ed è dura, ma purtroppo il dvd arriva e rimane mentre il cinema è un soffio che poi si perde e difficlmente torna...

    Ok non voglio fare il bastian contrario, ma credo che il vero tasto dolente dell'accoppiata Grindhousesca sia proprio la parte Tarantiniana.
    (waht's the frequency zaino)

    anzi, da un certo punto di vista togliendomi l'anima quentiniana per un ragionamento non di parte (guai a chi ci prova, katana pronta a difesa!) , trovo i tuoi appunti assolutamente validi.
    Troppe citazioni su lavori propri fanno per il pubblico non fan omaggiante un lavoro straniante, ma i dialoghi comunque li trovo ficcanti e divertenti, anche se rispetto alle iene e a pulp un gradino sotto ( ma quella della kiwi è da firma!)
     
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  12. beatrixkiddo89
     
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    cavolo...io ancora non mi riprendo del tutto,questo film mi ha lasciato una qualcosa dentro difficile da spiegare voglio andare a rivederlo,devo andare a rivederlo!
     
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  13. Lorenzo21
     
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    allora, da fan di Tarantino quale sono, esprimerò tutti le mie impressioni che sono purtroppo per una buona parte negative.
    Grindhouse-a prova di morte è una storia deludente, tanto classica e vuota da risultare in certe parti veramente scontata e banale, nulla giovano le continue citazioni ai b-movies e ai film 60-70, col tentativo (come diceva prima What's the frequency, zaino?) di aggiungere carattere autoriale e di rendere corposo il tutto. Il plot di base è veramente deludente, peraltro non è nemmeno supportato dalla classica struttura narrativa tarantiniana, che evidentemente alla luce dei fatti è fondamentale per il suo stile. Il film sembra essere riscattato dai dialoghi, a mio parere fantastici e in pieno stile pulp, ironici e sarcastici anche se alle volte possono risultare eccessivi nella loro esagerazione estrema (forse proprio perchè a parlare stavolta non sono più gangsters, ma donne) anche se personalmente la mia impressione sui dialoghi è positiva. Lo stile registico e la fotografia sono fenomenali, come al solito nulla da dire, soprattutto la sequenza in bianco e nero, così come le invenzioni visive riguardanti il mondo delle vere grindhouses(pellicole tagliate, audio che si ripete, la macchina che scompare etc etc)senza parlare delle sequenze degli inseguimenti e del primo omicidio ai danni delle splendide prime protagoniste, adrenaliniche e impressionanti. Il personaggio di Kurt russell è meraviglioso, pieno di introspezioni anche psicologiche se vogliamo(la prima volta che cerca di abbordare le ragazze al locale e sembra sentirsi male aspirando il fumo dell'erba, o nell'inseguimento finale)ed è interpretato in maniera perfetta, passa dal ridicolo all'inquietante (come detto più volte) e lo fa con una scioltezza senza pari. Le ragazze sono personaggi che in ogni caso rimarrano nella nostra memoria, per un po' di tempo, sono ben interpretati e anche interessanti, ma in certe cose cadono in brutti stereotipi a differenza del personaggio della sposa, quello sigrande esempio di personaggio femminile forte e profondo. Il finale riprende su tutto il film,è vero, ma a mio parere non bastano tutti questi elementi per fare grande un film , o addirittura un capolavoro, anzi... Tarantino può fare molto di più, questo rilassarsi e lasciarsi andare nel fare cose, come passatempo(come diceva un certo spike lee), ma facendolo senza metterci carica autoriale e originalità(aldilà delle solite citazioni) sembra dire "vabbè tanto i miei film incassano sicuro, c'è sangue, violenza e tanto splatter..."sembrano essere quindi operazioni commerciali, (anche se non credo che sia così data la sua passione per il cinema nella sua totalità) ma questo però significa che questi film li può apprezzare solo un tarantiniano doc? Non è così e non deve essere così, va bene che ci sono anche alti e bassi nella carriera di un regista, ma Tarantino deve ritornare alle origini, all'originalità dei tempi de le iene e di pulp fiction e anche di kill bill, ma dopo la delusione della produzione di hostel e questo grindhouse,Tarantino deve tornare a regalarci capolavori e non film sterili e scontati, coinvolgenti ed emozionanti si, ma solo con qualche chicca qua e là e con un senso di vuoto di fondo deprimente.
    un altro fan di Tarantino
     
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  14. NouvelleVague
     
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    secondo me la storia in questo film non ha nessuna importanza.
     
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  15. marsellus wallace
     
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    non è un grande film di base scenggiativa, non è un capolavoro di frapposizione di situazioni troppo lineari, ma è una sarabanda ultracazzuta di emozioni totali. Come i b movie che omaggia non esce dai canoni di un lavoro volutamente artigianale abbassando il proprio tasso tecnico per una riproposizione coraggiosa, diversa e localizzata.
     
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195 replies since 9/5/2007, 15:26   3712 views
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