News e anticipazioni

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  1. NormanBates182
     
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    dipende dal regista che sceglieranno e dal taglio che questi darà al film .... Raimi ha fatto bene cmq, la Sony stava già rompendo troppo le palle così come hanno fatto col terzo ....
     
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  2. stuntman_steve
     
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    Scorsese, nuovo film con De Niro
    E il regista pensa a remake Taxi Driver

    Potrebbe ricomporsi una delle coppie più fruttuose del cinema. Nel corso della sua partecipazione al Festival di Berlino, il regista Martin Scorsese ha infatti annunciato di progettare con Robert De Niro un nuovo lavoro ambientato nel mondo dei gangster. Ma non è tutto: Scorsese ha in agenda anche un remake di "Taxi Driver" che sarebbe affidato al regista danese Lars Von Trier.

    Secondo quanto scritto dal giornale di cinema di Copenaghen "Ekko", anche nella nuova versione il ruolo del protagonista sarebbe affidato al 66enne Robert De Niro. Del progetto, il regista americano e von Trier hanno parlato a margine del Festival del Cinema di Berlino, dove Scorsese ha presentato la sua ultima pellicola, "Shutter Island". Il socio del regista danese nella casa di produzione Zentropa, Peter Aalbæk, ha rifiutato di "confermare o smentire" la notizia di "Ekko".

    Se queste sono voci per ora non confermate, l'altro progetto con De Niro è stato annunciato direttamente da Scorsese. "Stiamo parlando di fare qualcosa ambientato nel mondo della mala - ha spiegato il regista -. Non ci sono dubbi su questo". I due insieme hanno dato vita ad alcuni dei capolavori della cinematografia degli anni 70 e 80, da "New York, New York" a "Toro Scatenato", da "Quei bravi ragazzi" a "Cape Fear".
     
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  3. Shakes
     
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    Tolta la reunion Deniro-Scorsese, il resto sono cazzate.Maledetta stampa italiana...
     
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  4. stuntman_steve
     
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    Mentre gode per il grande successo che sta ottenendo ai boxoffice di tutto il mondo con "Alice in Wonderland", Tim Burton è un vulcano di idee e pensa già ai prossimi progetti. Annunciato "Maleficent" - incentrato sulla strega de "La bella addormentata nel bosco" - è la volta de "La Famiglia Addams". Secondo quanto riporta Deadline New York, il regista vorrebbe realizzare il film in stop-motion 3d.

    "Alice in Wonderland", intanto, ad oggi ha incassato 442 milioni di dollari a fronte di un budget di 200 milioni. Forte di questi numeri Tim Burton aggiunge un'ulteriore voce alla già stracolma agenda. Il progetto de "La Famiglia Addams" si ispira all'omonima striscia a fumetti ideata da Charles Addams negli anni 30, poi diventata celebre grazie alla serie tv e ai vari adattamenti cinematografici.

    Ma non è tutto. Previsto per il 2011 l'arrivo nelle sale di "Frankenweenie", opera già in pre-produzione, e poi sarà la volta di "Dark Shadows". Il regista sarà anche impegnato come presidente della giura del prossimo Festival di Cannes, in programma dal 12 al 23 maggio.
     
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  5. marsellus wallace
     
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    imperdibile

    A Palazzo della Ragione Kubrick mostra i suoi scattiIn prima mondiale a Milano, 200 fotografie realizzate da Stanley Kubrick dal 1945 al 1950 quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana LOOK

    Palazzo della Ragione ospiterà dal 16 aprile fino al 4 luglio la mostra Stanley Kubrick fotografo 1945 – 1950 che raccoglie 300 fotografie, molte delle quali inedite e stampate dai negativi originali, realizzate dal regista americano tra il 1945 e il 1950 quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana Look.

    Le immagini esposte testimoniano la capacità di Kubrick di documentare la vita quotidiana dell'America dell'immediato dopoguerra, attraverso le storie di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift, le inquadrature fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova capitale mondiale, o ancora la vita quotidiana dei musicisti dixieland. La mostra rivela il modo di fare fotografia di Kubrick, una delle passioni che, ancora minorenne, ereditò dal padre (l'altra sono gli scacchi), ma che si esaurì nel breve volgere di un quinquennio.

    Il primo scatto venne pubblicato il 26 giugno 1945 e ritrae un edicolante affranto per la morte di Roosevelt, un'immagine che affascinerà cosi tanto gli editori di Look da offrire al fotografo dilettante la possibilità di entrare nello staff della rivista come fotoreporter.

    Il "metodo Look", caratterizzato da una narrazione a episodi, non incontrava il gradimento dei più importanti fotogiornalisti. I responsabili della rivista volevano che il soggetto fosse seguito costantemente, che venisse fotografato in tutto ciò che faceva. Questo stile invadente esercitava un grande fascino su Kubrick che amava creare delle storie partendo proprio da quelle foto. Per ottenere dai personaggi pose che fossero più naturali possibili, Kubrick metteva in atto una serie di stratagemmi per passare inosservato. Uno di questi consisteva nel nascondere il cavo della macchina fotografica sotto la manica della giacca e nell’azionare l’otturatore con un interruttore nascosto nel palmo della mano. Negli interni cercava di sfruttare il più possibile la luce naturale agendo opportunamente sul tempo di esposizione e sull’apertura del diaframma. Gran parte del senso estetico che ritroviamo nei suoi film veniva già espresso dal suo lavoro di questi anni. Anche ricorrendo a tecniche e punti di vista particolari e mantenendo sempre un certo distacco, Kubrick riesce a far trapelare l'aspetto psicologico dei soggetti ritratti, permettendo così all’osservatore delle foto di costruire una personale interpretazione del carattere delle persone riprese.



    Il percorso espositivo si articola in due parti. La prima, divisa a sua volta in 7 sezioni, è introdotta da Icone, che raccoglie le immagini simbolo immortalate da Kubrick. Come Portogallo che racconterà il viaggio in terra lusitana di due americani nell’immediato dopoguerra, o ancora Crimini, che testimonierà l’arresto di due malviventi seguendo i movimenti dei poliziotti, le loro strategie, le loro furbizie, fino all’avvenuta cattura.

    Betsy Furstenberg, protagonista della sezione a lei dedicata e che la rappresenta come il simbolo della vivace vita newyorkese di quegli anni, farà da contraltare alle vicende dei piccoli shoe shine, i lustrascarpe che si trovavano agli angoli delle strade di New York.

    Chiudono questa prima parte le due sezioni dedicate alla vita che si svolgeva all’interno della Columbia University, un luogo d’élite dove l'America formava la classe dirigente del futuro, e all’interno del Campus Mooseheart nell'Illinois, una residenza universitaria, costruita da benefattori, per educare figli orfani di guerra che sarebbero andati a ingrossare le fila della middle class americana.

    La seconda parte del percorso tocca altri argomenti significativi della breve carriera di Kubrick fotografo, come le immagini dedicate al giovane Montgomery Clift colto all’interno del suo appartamento, o quelle del pugile Rocky Graziano, che raccontano i momenti pubblici e privati di un eroe moderno, o ancora l'epopea dei musicisti dixieland di New Orleans.

    STANLEY KUBRICK
    Fotografo Gli anni di Look (1945 – 1950) a Palazzo della Ragione (piazza Mercanti 1). Dal 16 aprile al 4 luglio 2010
    Orari
    Lunedì h 14.30 - 19.30
    Da martedì a domenica h 9.30 - 19.30
    Giovedì h 9.30 - 22.30
    La biglietteria chiude un'ora prima




     
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139 replies since 27/12/2006, 19:45   2329 views
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