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Mr. Orange.
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CITAZIONE (marsellus wallace @ 4/2/2006, 22:31)ATTORE:
(2006) The good shepherd - James Wilson (vecchio)
(2005) Chaos -
(2004) El puente de San Luis Rey - L'arcivescovo
(2004) Mi presenti i tuoi? - Jack Byrnes
(2004) Shark tale - Don Lino (voce)
(2004) Godsend - Richard Wells
(2002) Un boss sotto stress - Paul Vitti
(2002) City by the sea - Detective Vincent Lamarca
(2001) Showtime - Mitch Preston
(2001) The score - Nick Wells
(2001) 15 Minuti - Follia omicida a New York - Eddie Flemming
(2000) Ti presento i miei - Jack Byrnes
(2000) Men of Honor - Leslie W. "Billy" Sunday
(2000) Le avventure di Rocky e Bullwinkle -
(2000) Flawless - Senza difetti - Walt Koontz
(1999) Terapia e pallottole - Boss Paul Viti
(1998) Lenny Bruce: Swear to Tell the Truth - narratore
(1998) Ronin - Sam
(1998) Great Expectations - Arthur Lustig
(1997) Jackie Brown - Louis Gara
(1997) Sesso & potere - Conrad "Connie" Brean
(1997) Cop Land - Tenente Moe Tilden
(1996) La Stanza di Marvin - Dr. Wally
(1996) Sleepers - Padre Bobby
(1996) The Fan - Il mito - Gil Renard
(1995) Heat - La sfida - Neil McCauley
(1995) Casino - Sam "Ace" Rothstein
(1994) Frankenstein di Mary Shelley - La creatura
(1993) Voglia di ricominciare - Dwight Hansen
(1993) Bronx - Lorenzo
(1993) Lo sbirro, il boss e la bionda - Wayne "Cane Pazzo" Dobie
(1992) La notte e la città - Harry Fabian
(1992) Amanti, primedonne - Evan Wright
(1991) Cape Fear - Il promontorio della paura - Max Cady
(1991) Indiziato di reato - David Merrill
(1991) Fuoco assassino - Tenente Donald "Shadow" Rimgale
(1990) Risvegli - Leonard Lowe
(1990) Quei bravi ragazzi - James "Jimmy" Conway
(1990) Lettere d'amore - Stanley Cox
(1989) Jacknife - Jack il coltello - Megs
(1989) Non siamo angeli - Ned
(1988) Prima di mezzanotte - Jack Walsh
(1987) Angel heart - Ascensore per l'inferno - Louis Cyphre
(1987) Dear America - Lettere dal Vietnam (tv) -
(1987) Gli intoccabili - Al Capone
(1986) Mission - Mendoza
(1985) Brazil - Harry Tuttle
(1984) Innamorarsi - Frank Raftis
(1984) C'era una volta in America - Noodles
(1983) Re per una notte - Rupert Pupkin
(1981) L'assoluzione - Des Spellacy
(1980) Toro scatenato - Jake La Motta
(1978) Il cacciatore - Michael
(1977) New York, New York - Jimmy Doyle
(1976) Gli ultimi fuochi - Monroe Stahr
(1976) 1900 - Alfredo Berlinghieri
(1976) Taxi Driver - Travis Bickle
(1974) Il padrino parte II - Vito Corleone
(1973) Batte il tamburo lentamente - Bruce Pearson
(1973) Mean Streets - Johnny Boy Cervello
(1971) Il mio uomo è una canaglia - Danny
(1971) La gang che non sapeva sparare - Mario
(1971) I maledetti figli dei fiori - Gypsy Cab Driver
(1970) Il clan dei Barker - Lloyd Barker
(1970) Hi, Mom! - Jon Rubin
(1969) Sam's Song - Sam
(1969) Oggi sposi - Cecil
(1968) Ciao America! - Jon Rubin
(1965) Trois chambres à Manhattan - comparsa
questo e' de niro, un inchino people ! :Oks: :fila:
Grande grande grande!
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marsellus wallace.
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a rega', io sono un grande ! ma che ve lo dico a fa'!
PROFILI
ROBERT DE NIRO: l’immagine immortale Roberto Manassero
Compie 60 anni l’attore la cui immagine è ormai parte dell’immaginario collettivo. De Niro è il corpo che occupa per intero i film, l’esito ultimo del metodo Stanislavski dell’Actor’s Studio: l’attore che si annulla totalmente nel personaggio fino ad assumerne l’identità più intima e a diventarne l’immagine riconosciuta al di là del film stesso
Robert_De_Niro
Di anni, in questi giorni, Robert De Niro ne ha fatti sessanta ed è come se a compierli fosse uno di noi, un parente, qualcosa in più di un semplice conoscente. Come tutti i grandi divi del cinema americano, Robert Denero, come appariva scritto nei primi suoi film alla fine dei Sessanta, in quarant’anni di carriera è diventato il simbolo di un’epoca e del suo cinema, l’immagine mitica dell’America del dopo-Vietnam della quale il pubblico si è da tempo appropriato. Di anni ne fa sessanta, tre in meno dei suoi film, in un percorso che dai teatri off Broadway di New York, sua città natale, attraverso i battesimi (o quasi) alla regia di De Palma (Oggi sposi, 1969, Hi, Mom!, 1970) e Scorsese (Mean Streets, 1973), lo ha portato a diventare il volto e il corpo più espressivo e riconosciuto del cinema americano contemporaneo.
Più di Pacino e Hoffman, De Niro è riuscito ad emergere oltre i bordi dell’inquadratura per vagare, immateriale e immortale, nelle pieghe dell’immaginario collettivo. L’immagine astratta di De Niro è l’insieme di tutti i film che ha fatto: è Trevis Bickle che cammina allucinato e insonne per le strade di New York, Jack La Motta con il volto sfigurato che invoca pugni da Sugar Ray Robinson; è il soldato Michael che nell’inferno del Vietnam gioca alla roulette russa con i vietcong, lo psicopatico Max Cady che ha tatuata sulla schiena la bilancia della giustizia. E non serve specificare che si parla di Taxi Driver (1976), Toro Scatenato (1980), Il cacciatore (1978) e Cape Fear (1991): lo si sa non appena letti i nomi dei personaggi e riconosciute le situazioni. De Niro è l’idea stessa di quei film, è il corpo che li occupa per intero, l’esito ultimo del metodo Stanislavski imparato all’Actor’s Studio: l’attore che si annulla totalmente nel personaggio fino ad assumerne l’identità più intima e a diventarne l’immagine riconosciuta al di là del film stesso.
NOME: Robert De Niro
ALL'ANAGRAFE: Robert De Niro
DATA DI NASCITA: 17/08/1943
SEGNO ZODIACALE: Leone
LUOGO DI NASCITA: New York, New York, Stati Uniti
PROFESSIONE: Attore, Produttore, Regista
SITO UFFICIALE:
di anni adesso robert ne ha 63 ma l'articolo e' come se fosse fatto ugualmente calzante per un uomo infinito e un attore che e' il nostro vicino di casa rassicurante.....grazie per i momenti indimenticabili che ci hai regalato, e ci accompagneranno per tutta la vita!. -
TightRopeWalker.
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e oltre ai suddetti films..io stravedo per lui in mission...è troppo Mostro . -
PezzoGrosso.
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Sono daccordissimo sul fatto che De Niro sia un grandissimo attore, meno sul fatto che abbia dato il 100% in questo film dove mi è parso sottotono, quasi svogliato...
Quando parlo di questo attore mi sento un po' in difficoltà, forse questo è dovuto dal fatto che ci sia una disputa su chi, fra lui e Al PAcino sia il miglior attore di tutti i tempi. Io mi sento irrimediabilmente Paciniano e quindi un minimo influenzato nei miei commenti sul cmq grande Robert....