Motel Woodstock

di Ang Lee

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  1. serpeinculo
     
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    Bello, diversissimo da come me lo aspettavo.
    Credevo di andare a vedere un film sul concerto di Woodstock, sulle canzoni, sulla gente che in massa si denudava difronte al palco mentre è la storia di chi ha ricevuto Woodstock tra i suoi colli, di gente normale (un po' di nonnetti sciroccati) che si vedono invasi dall'oggi al domani da 500000 frichettoni che, pacificamente, vivono di LSD, musica e cibi che gli chiudono il culo perchè i cessi non sono abbastanza.

    In mezzo al nulla, in un angolo di paradiso rupestre tra le verdi colline ricoperte di erica viola (uno spettacolo)e le mucche che fanno il miglior latte al cioccolato degli Stati Uniti c'è un Motel ad un passo dallo sfascio diretto da due anziani russi ebrei spilorci e dal loro figlio che non riesce mai a farsi pagare.
    Taccagnano su tutto , perfino sulle lenzuola dei clienti che non fanno sesso, perchè hanno la banca alle costole quando vicino a S Francisco annullano il nulla osta per fare il più grande concerto del mondo.
    Elliot Theichberg ha allora l'idea della sua vita : quale capo della camera di commercio, decide di usare il permesso per il festival del paese (20 anime ripetitive in tutto) per chiamare lì, nel silenzio più totale, il rock , gli hippies insomma in una parola, il MONDO.

    e così fu e così lo abbiamo visto ieri, Woodstock interamente basato sulle vite di tutti i generi di persone e su questa famiglia sgangherata (la madre vecchia, un capolavoro di icona tra il fuori, la megera, la nonna di Titti e Silvestro e Mr Magoo in gonnella) che mette le mani sull' oro ritratta da un Ang Lee tranquillissimo che tra split screens e primi piani e scene di massa unisce la follia di un reduce del Vietnam a quella di persone che sembrano normali ma non lo sono a quella di gente normale ma che sembra strana anche completamente nuda.

    Divertente, rocambolesco, di una mitezza geniale che conserva in mezzo al frastuono di un esercito di anime pronte ad essere spennate in modo forte ed autentico.

    il gergo, una favola.

    ottimo e non è sugli omosessuali in maniera diretta, ma sull' essere "normalmente omo " come si è "normalmente etero" in un film ovvero senza clamore, ma solo come dato di fatto


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0 replies since 3/11/2009, 11:43   114 views
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